La campagna, riporta Euronews, ha sollevato polemiche e proteste. Il partito di sinistra Die Linke ha minacciato di denunciare la sezione locale di AfD per istigazione all’odio, visto che i volantini sarebbero stati messi di proposito nelle cassette delle lettere di persone con background migratorio.
Il sindaco socialdemocratico di Karlsruhe Frank Mentrup ha detto che «con questa iniziativa AfD ha davvero oltrepassato ogni limite. Per rispondere all’ondata di paura tra i cittadini cresciuta a dismisura nell’ultimo anno, l’estrema destra diffonde slogan per rafforzare il loro senso di insicurezza. Così si rischia di far crollare la coesione sociale».
Dal canto suo, AfD ribadisce che i volantini – di cui sono state stampate 30 mila copie – sono rivolti a tutto l’elettorato, senza distinzioni di sorta. La polizia di Karlsruhe ha comunque aperto un’indagine per sospetto incitamento all’odio.
Come ha sottolineato il sito t-online, la mossa propagandistica di AfD è praticamente una copia di quanto aveva fatto nel 2011 il Partito Nazionaldemocratico di Germania (NPD), un partito neonazista che ora si chiama Die Heimat. La sezione berlinese distribuì infatti dei falsi biglietti aerei di sola andata rivolti alle «persone che vogliono tornare a casa»; nel volantino era inoltre scritto che bisognava fermare «l’invasione» della Germania.
Due anni dopo, nel 2013, i biglietti vennero recapitati a «tutti i migranti a Berlino che si sono candidati alle elezioni federali», con tanto di invito a lasciare il Paese «volontariamente». All’epoca il responsabile locale di NPD, Sebastian Schmidtke, annunciò che i volantini sarebbero stati distribuiti anche ai candidati di AfD con origini straniere.
NPD si era a sua volta ispirato a una campagna antisemita nazista degli anni Trenta, che consisteva nel distribuire alle stazioni ferroviarie falsi biglietti di sola andata per Gerusalemme a persone di religione ebraica. Dopo l’ascesa al potere di Adolf Hitler i biglietti vennero recapitati ai giocatori della squadra di calcio di Norimberga, accompagnati da una lettera in cui si intimava di lasciare la Germania.