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Davvero Giuseppe Conte, in visita a Milano, ha usato un’auto con assicurazione scaduta?

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30 aprile 2020
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Mercoledì 29 aprile la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp una segnalazione che chiedeva di verificare un video, circolato sull’app di messaggistica istantanea, secondo cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrebbe viaggiato su un’automobile con assicurazione e bollo scaduti.

Nel video sono riportate due fotografie, risalenti alla visita in Lombardia di Giuseppe Conte del 27 aprile, e in una di queste si distingue chiaramente la targa dell’automobile su cui viaggiava il presidente del Consiglio.

Nel video, alle fotografie si accompagnano due screenshot provenienti dall’app Scanner Veicoli che dimostrerebbero come assicurazione e bollo auto risultino scaduti per l’automobile immatricolata con la targa corrispondente a quella su cui ha viaggiato Conte. Il video è accompagnato dal brano musicale «Settimana Bianca» de Il Pagante.

Per quanto è stato possibile ricostruire, le informazioni riportate nel video sono corrette per quanto riguarda l’assicurazione, ma non verificabili per quanto riguarda il bollo. Il veicolo, in ogni caso, non appartiene alla presidenza del Consiglio. Andiamo con ordine.

Com’è possibile notare al minuto 0:27 di questo video (che non è quello della segnalazione, ma è stato girato nel corso dello stesso evento), l’automobile con cui è arrivato il presidente del Consiglio alla prefettura di Milano – una vettura di servizio con autista – è effettivamente targata EX614AK, come riportato nel filmato circolato su WhatsApp.

Il veicolo in questione è una Lancia Thema immatricolata nella regione Lazio, stesso modello ma vettura diversa da una di quelle spesso utilizzate da Conte negli appuntamenti ufficiali.

Attraverso una visura della targa è possibile risalire alla partita Iva con cui è stata registrata l’auto utilizzata da Conte a Milano (P.I. 80101710152). La partita Iva è associata alla prefettura di Milano.

Inserendo la targa su Il portale dell’automobilista, creato dal ministero dei Trasporti per verificare la propria copertura Rca (responsabilità civile automobilistica), l’auto risulta «non in regola con gli obblighi assicurativi Rca», un caso descritto dall’articolo 193 del codice della strada e che indica la «mancanza di copertura assicurativa obbligatoria».

Va specificato che la legge prevede un termine di 15 giorni dopo la scadenza entro il quale l’assicurazione continua ad essere valida, motivo per cui il mancato rinnovo della copertura assicurativa non si tradurrebbe necessariamente in un’infrazione: è possibile che la visita di Conte insomma sia avvenuta proprio durante le due settimane possibili per il rinnovo dopo la scadenza.

Facendo una simile ricerca sul sito dell’Agenzia delle Entrate, scopriamo invece che il bollo auto per l’anno in corso scadrà ad agosto 2020 e che il termine ultimo per il pagamento era fissato al 30 settembre 2019. Il portale non è in grado di fornire informazioni precise circa l’effettivo pagamento della tassa, dal momento che il termine di scadenza riportato (in questo caso agosto 2020) si riferisce alla scadenza del bollo auto, indipendentemente dal fatto che questo sia stato pagato o meno.

La redazione di Facta ha provveduto a contattare l’Agenzia delle Entrate e la Prefettura di Milano per ulteriori chiarimenti circa lo stato del pagamento e eventuali risposte saranno riportata come aggiornamento a questo articolo.

Il caso delle auto blu con polizze assicurative scadute era stato trattato da un servizio di Striscia la Notizia datato 23 settembre 2019 e nel mirino del programma satirico, in quel caso, era finita l’automobile di rappresentanza con cui Giuseppe Conte si era recato al Quirinale per ricevere l’incarico di formare il governo Conte II. Servendosi del Portale dell’automobilista, Striscia aveva concluso che l’assicurazione dell’auto fosse scaduta.

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