Dopo quell’esperienza ha intrapreso un’altra carriera lavorativa, ma ha sempre coltivato la passione per i videogiochi – menzionandola in moltissime interviste e tweet.
Nel 2015, durante una sessione di domande e risposte con gli utenti sulla piattaforma Reddit, si è dichiarato un grande fan degli sparatutto «con una trama» come Bioshock, Fallout e Mass Effect, nonché degli strategici come Civilization e giochi di ruolo d’azione come World of Warcraft.
Qualche anno dopo, nel 2018, ha rivelato di aver chiesto alla Nintendo la licenza per poter far girare Super Mario Kart nelle auto Tesla; la richiesta è stata però respinta. Nel 2021 ha poi elogiato «l’estetica» di Cyberpunk 2077 – un titolo ambientato, per l’appunto, in un mondo cyberpunk – facendo aumentare il valore delle azioni dell’azienda sviluppatrice polacca CD Projekt RED. GTA 5, invece, non gli è mai piaciuto perché «nelle scene iniziali bisogna sparare a dei poliziotti».
Per Musk, l’esperienza videoludica è un qualcosa che va oltre il puro divertimento e può tradursi in un vantaggio competitivo da sfruttare in altri ambiti. «Giocare con il più alto livello di difficoltà ti insegna a capire cosa c’è davvero dentro il sistema, piuttosto che semplicemente farne parte», ha scritto in un post su X del novembre del 2024.
Le millanterie di Musk sulla sua bravura nei videogiochi
Oltre a ciò, negli ultimi tempi Musk ha iniziato a vantarsi sempre più spesso di essere fortissimo in diversi videogiochi – venendo puntualmente smentito da altri giocatori.
Nel 2022 ha dichiarato sull’allora Twitter di essere un «mago potente» nel gioco di ruolo d’azione Elden Ring, realizzato con la collaborazione di George R. R. Martin, l’autore statunitense noto per il Trono di Spade e altri romanzi fantasy del ciclo «Cronache del ghiaccio e del fuoco».
Un tweet con la build – ossia l’insieme delle abilità, delle caratteristiche e dell’equipaggiamento – del suo personaggio aveva però destato molta perplessità e ilarità nella comunità di Elden Ring per l’illogicità di alcune scelte.
In altre parole: Musk non sembrava affatto un giocatore esperto, come aveva fatto intendere lui stesso in diverse occasioni, ma un amatore alle prime armi che non sa bene come muoversi.
Nella puntata 400 del seguitissimo podcast dell’informatico statunitense Lex Fridman, pubblicata il 9 novembre del 2023, Musk ha dichiarato che in passato è stato «probabilmente uno dei migliori giocatori al mondo di Quake» (un popolare sparatutto in prima persona degli anni Novanta) e di aver «vinto soldi in uno dei primi tornei di e-sport negli Stati Uniti».
In realtà, Musk non era per niente «uno dei migliori». L’ha confermato Dennis Fong, che con il nickname Tresh è universalmente riconosciuto come il più forte giocatore di Quake degli anni Novanta nonché come uno dei pionieri dell’e-sport statunitense.
«Giocavamo nello stesso server di Quake, lui usava Zip2 come username», ha raccontato Fong in un podcast, «ma non era un granché. Era ok, ma non era per niente forte».