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Sì, la Lega ha proposto che la canzone Romagna mia diventi «espressione popolare dei valori della Repubblica»

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15 dicembre 2020
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Martedì 15 dicembre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un’immagine circolata sull’app di messaggistica istantanea. L’immagine oggetto della nostra verifica si presenta come lo screenshot di una proposta di legge depositata alla Camera, con la quale i deputati «Morrone, Bazzaro, Billi, Covolo, Fiorini, Iezzi, Lucchini, Potenti, Tonelli, Valbusa, Zoffili» chiederebbero il riconoscimento della canzone Romagna mia come «espressione popolare dei valori fondanti della nascita e dello sviluppo della Repubblica».

Si tratta di una notizia vera.

Lo screenshot della proposta di legge oggetto della nostra verifica

La proposta di legge risale allo scorso 3 novembre e porta la firma dei deputati leghisti Jacopo Morrone, Alex Bazzaro, Simone Billi, Silvia Covolo, Benedetta Fiorini, Igor Iezzi, Elena Lucchini, Manfredi Potenti, Gianni Tonelli, Vania Valbusa ed Eugenio Zoffili. La proposta leghista ha suscitato diverse polemiche, tra cui quella che ha visto protagonista Mirko Casadei, nipote dell’autore della canzone Secondo e continuatore della tradizione canora romagnola.

Come hanno spiegato i colleghi di Pagella Politica, il testo della proposta chiede che la canzone sia insegnata nelle «scuole di ogni ordine e grado» a partire dal prossimo anno scolastico. «La canzone Romagna mia è uno dei brani musicali che caratterizzano il nostro Paese» si legge nel testo della proposta di legge, «l’espressione di un modo di vivere in positivo tutte le sfumature della vita e di un forte legame con le proprie origini» Il 9 dicembre scorso la proposta di legge è stata assegnata alla Commissione cultura e attende ora il via libera prima di poter essere discussa in Parlamento.

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