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No, questo fotogramma non testimonia una finta vaccinazione contro la Covid-19

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11 gennaio 2021
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Il 4 gennaio 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine che mostra una persona in camice e guanti blu mentre posiziona una siringa sulla parte superiore del braccio di una donna che indossa un camice. In basso a destra è possibile vedere il logo di Studio Aperto,  programma di informazione trasmesso su Italia Uno.

La foto è accompagnata da questo testo, scritto da chi ha pubblicato il post: «Ma si può fare u vaccinu cu tutta a cammisa?» (cioè, si può fare un vaccino con la camicia ancora addosso?). Secondo l’autore del post, quindi, l’immagine mostrerebbe una finta vaccinazione perché la spalla della persona che viene vaccinata è coperta dai vestiti e non nuda.

Questo contenuto è fuorviante e veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.

Come hanno verificato i colleghi di FakeNews.pl, la foto oggetto della nostra verifica è parte di un servizio giornalistico – le cui sono immagini sono state trasmesse da Studio Aperto (Italia Uno) – dell’Associated Press registrato il 27 dicembre presso l’ospedale civico di Codogno, in Lombardia, in occasione dell’avvio della vaccinazione contro il nuovo coronavirus in Italia.

Il fermo immagine pubblicato su Facebook immortala un’operatrice sanitaria che mostra ai media presenti come sarà eseguita la vaccinazione. Come è possibile verificare in quest’altro video (dal minuto 0:25) pubblicato su Twitter il 28 dicembre 2020 da China Global Television Network (CGTN), l’operatrice sanitaria che si presta a vaccinare il personale dell’ospedale prima mostra ai giornalisti presenti la fiala che contiene il vaccino, poi le siringhe che verranno utilizzate e infine, con una siringa con ancora il cappuccio di plastica sull’ago, indica in quale parte del braccio verrà eseguita la puntura (è da quest’ultima scena che è stata estrapolata l’immagine oggetto della nostra verifica).

In questo video pubblicato da Reuters è evidente che le vaccinazioni, dopo la dimostrazione, sono state effettivamente eseguite dalla stessa operatrice sanitaria sul braccio nudo dei soggetti che vi si sono sottoposti.

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