Il 2 giugno 2021 su Facebook è stata pubblicata l’immagine di una presunta e-mail scritta in lingua inglese e ricevuta il 7 marzo 2020 da Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Disease (Niaid) statunitense. Nel testo dell’e-mail si legge che il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 sarebbe una versione base del virus influenzale «bio-ingegnerizzato» con il virus dell’Hiv o con un altro componente. L’immagine è accompagnata da questo commento, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «Ah, quindi è un virus influenzale costruito in laboratorio con l’aggiunta di qualche componente HIV? E pensa che è un anno che parlano di complotti… il risveglio dei dormienti sarà interessante…».
Si tratta di un contenuto fuorviante che veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.
Le testate giornalistiche Washington Post, Buzzfeed News e Cnn, con una richiesta effettuata tramite il Freedom of Information Act (Foia), hanno ottenuto oltre 3.000 pagine di e-mail inviate e ricevute dal Niaid tra gennaio 2020 e giugno 2020.
La e-mail oggetto della nostra verifica si trova a pagina 2.432 di questo documento (fornito da Buzzfeed News), dove è possibile leggere tutte le corrispondenze del periodo indicato. L’e-mail è stata indirizzata (e spedita) al National Institute of Allergy and Infectious Disease il 7 marzo 2020 da «Leonard Trudell» e indirizzata a Fauci con oggetto «a question» (in italiano, «una domanda»): nel testo Trudell chiedeva a direttore del Niaid di domandare ai pazienti Covid se avessero ricevuto un vaccino antinfluenzale. Questo perché, stando a quanto sostenuto dal mittente, Sars-CoV-2 sarebbe una versione base del virus dell’influenza «bio-ingegnerizzato» con il virus dell’Hiv o con un altro componente. L’autore dell’e-mail si interrogava sulla possibilità che i «vaccini antinfluenzali possano avere un certo grado di protezione contro» la Covid-19. Trudell concludeva la sua e-mail dichiarando che, a suo parere, era importante porre la domanda.
Dunque, l’e-mail di cui ci stiamo occupando non contiene alcun elemento di prova che dimostra che Sars-CoV-2 è un prodotto artificiale, nato utilizzando parti dell’Hiv; si tratta solo di una considerazione fatta da una persona – che si firma «Leonard Trudell» – sottoforma di domanda.
Precisiamo poi che a marzo 2020 su Facta ci eravamo già occupati di questa teoria, spiegando che già allora non trovava alcun riscontro nel mondo scientifico. La teoria è stata smentita anche recentemente (come si può verificare qui e qui) dopo che il 31 gennaio 2020 era stato pubblicato uno studio che suggeriva questa ipotesi, ma in seguito ritirato. È vero che ci sono alcuni brevissimi tratti, nel genoma di Sars-CoV-2, che si ritrovano anche nel virus Hiv, ma sono segmenti che si trovano comunemente in numerosi altri virus e organismi viventi e quindi non fanno sospettare alcuna origine artificiale.