Il 17 giugno 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare un articolo pubblicato il 16 giugno 2021 da ByoBlu (sito di cui abbiamo parlato nel contesto della disinformazione in Italia nel 2020) e intitolato “Prima autopsia su un vaccinato. l’Rna virale trovato in quasi tutti gli organi. L’uomo è morto due giorni dopo essere risultato positivo”. L’articolo discute uno studio che descrive l’esito del ricovero e la successiva autopsia di un paziente di 86 anni deceduto quattro settimane dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer/BioNTech contro la Covid-19, e conclude che «il vaccino è in grado di dare una risposta immunitaria ma non ha la capacità di bloccare il decorso della malattia». Infine l’articolo solleva l’interrogativo «come mai l’Rna virale è stato trovato in quasi tutti gli organi esaminati? Quali sono le vere cause del decesso?»
Lo studio è reale ma l’articolo ne distorce il significato e presenta i dati fuori contesto. Andiamo con ordine.
Lo studio a cui riferisce l’articolo è stato pubblicato ufficialmente a giugno 2021 (ma era disponibile online fin dal 16 aprile 2021) dalla rivista International Journal of Infectious Diseases ed è intitolato “Primo caso di studio post-mortem in un paziente vaccinato contro Sars-CoV-2”. Il paziente era un anziano di 86 anni, ricoverato in una casa di riposo e con numerose condizioni pregresse (ipertensione, insufficienza venosa, demenza e tumore alla prostata) ed è stato ricoverato in ospedale a causa di una diarrea molto forte, 18 giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer/BioNTech. I medici hanno diagnosticato una colite ischemica e hanno iniziato a trattare il paziente, ma durante il ricovero questo ha sviluppato insufficienza renale e, in seguito, un’infezione da Sars-CoV-2 (probabilmente a causa di un altro paziente infetto ricoverato nello stesso reparto), con febbre e sofferenza respiratoria. Il giorno dopo il tampone positivo da Sars-CoV-2 il paziente è deceduto per insufficienza renale e respiratoria acuta.
Nonostante l’insufficienza respiratoria, secondo i medici autori dello studio il paziente non presentava una polmonite da Covid-19, né l’autopsia ha rivelato altri segni tipici dall’infezione da Sars-CoV-2; hanno invece identificato una estesa broncopolmonite probabilmente batterica. I medici hanno però trovato l’Rna del virus Sars-CoV-2 in molti organi: non solo i polmoni ma anche cuore, cervello, reni e trachea.
Queste tracce di Rna sono dovute al virus Sars-CoV-2 e non al vaccino. Il test Pcr che hanno usato i ricercatori infatti è specifico per due geni del virus, che codificano per la Rna polimerasi Rna-dipendente e la nucleoproteina. Nessun Rna simile a questi due geni è presente nei vaccini contro la Covid-19 che invece contengono un mRna derivato da un terzo gene del virus, che codifica la proteina Spike.
In secondo luogo, i ricercatori dichiarano esplicitamente che il vaccino ha protetto il paziente dalla malattia. Discutendo il fatto che nell’autopsia non è stato riscontrato nessun danno agli alveoli polmonari o altri sintomi tipici della Covid-19, i ricercatori affermano che «i nostri ritrovamenti sono in linea con le evidenze scientifiche precedenti […] secondo cui l’immunizzazione contro Sars-CoV-2 tramite vaccino sembra ridurre la severità della patologia, specialmente riguardo alla malattia polmonare grave» e concludono che la prima dose, anche se non è stata in grado di evitare l’infezione, ha contribuito positivamente alla risposta immunitaria.
In conclusione, l’autopsia sul paziente non fa sospettare alcun effetto avverso dei vaccini. L’Rna virale trovato negli organi del paziente era certamente originato dall’infezione col virus Sars-CoV-2 e non dal vaccino. Il vaccino invece, anche se non ha evitato l’infezione, sembra aver protetto l’organismo dai sintomi tipici della Covid-19. Il paziente, già molto fragile, secondo i medici era solo agli stadi iniziali dell’infezione da Sars-CoV-2 ed è deceduto per l’insufficienza renale (sviluppata prima dell’infezione) e una polmonite di probabile origine batterica.