Il database VigiAccess non riporta «212 mila reazioni avverse» solo per il vaccino Comirnaty
Il 10 marzo 2021 è stato pubblicato su Facebook un post contenente tre screenshot tratti da VigiAccess, un database dedicato alla raccolta di «sospetti effetti collaterali di diversi prodotti medicinali» gestito dall’Uppsala Monitoring Centre (centro di ricerca indipendente sulla sicurezza dei medicinali con sede in Svezia) in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità.
Le immagini sono descritte con un testo, scritto dall’autore del post, in cui si legge: «Solo per Comirnaty (Pfizer) 212MILA reazioni avverse, fra cui oltre 100mila danni neurologici e 81 aborti, 5 morti fetali, 4 aborti oltre le 20 settimane (stillbirth) e 12 parti prematuri».
Si tratta di una notizia presentata senza il contesto necessario alla sua comprensione.
Innanzitutto, i dati riportati non sono riferiti al solo Comirnaty, nome commerciale del vaccino prodotto da Pfizer e BioNTech. Come hanno spiegato i portavoce dell’Uppsala Monitoring Centre ai colleghi tedeschi di Correctiv, il database è programmato per restituire i risultati relativi a tutti i vaccini contro la Covid-19.
Digitando “Comirnaty” o “Vaxzevria” (nome commerciale del vaccino comunemente noto come AstraZeneca), VigiAccess mostrerà dunque gli stessi risultati.
Ma cosa raccoglie realmente il database svedese? Come abbiamo spiegato in diverse occasioni (ad esempio qui e qui) questo genere di sistemi esistono in tutto il mondo e sono denominati Spontaneous reporting systems (Srs). Il loro compito è quello di raccogliere sospetti effetti collaterali sopraggiunti dopo l’assunzione di farmaci, così da monitorare la loro sicurezza.
Le segnalazioni sono dunque spontanee e raramente controllate da terze parti. I dati riportati nel post potrebbero insomma non corrispondere al vero, circostanza già verificatasi nei mesi scorsi, quando la segnalazione relativa alla presunta morte di un bambino di due anni era stata eliminata dal sistema americano Vaers dopo che le verifiche ufficiali l’avevano dimostrata falsa. Per questo motivo, non è possibile determinare alcuna correlazione tra le reazioni avverse segnalate da VigiAccess e le vaccinazioni contro la Covid-19.