Il 7 marzo 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni presentate in un post pubblicato il 3 marzo 2022 su Instagram, contenente un’immagine che ritrae tre uomini che posano sorridenti accanto ad un quarto uomo, visibilmente spaventato e minacciato con una pistola.
L’immagine è accompagnata da un testo che recita: «L’uomo nella foto accerchiato e deriso è Andrea Rocchelli, giornalista, italiano di 31 anni ucciso nel 2014 dall’esercito Ucraino. Esercito che faceva mattanza di civili nel Donbass. La guerra è guerra, e a me fa schifo indipendentemente da chi la avvia. Ma pensare che stiamo difendendo questi assassini mi fa’ ancora più schifo!!».
Si tratta di un’immagine presentata fuori contesto, che veicola una notizia falsa.
Andrea Rocchelli (detto Andy) è stato un fotoreporter italiano freelance, ucciso il 24 maggio 2014 all’età di 30 anni mentre si trovava nell’area di Sloviansk, nella regione di Donetsk, per documentare le condizioni dei civili intrappolati nel conflitto del Donbass. Come ha ricostruito un processo terminato il 9 dicembre 2021, a uccidere Rocchelli e il suo interprete, l’attivista dei diritti umani e interprete Andrej Mironov, è stato un colpo di mortaio sparato non accidentalmente dalle forze armate ucraine.
La persona ritratta nella foto del post che stiamo verificando non è Andrea Rocchelli, come si può verificare dal confronto con una foto reale del fotoreporter. Lo scatto oggetto della nostra verifica arriva invece dal cellulare di Vitalii Markiv, ex soldato della Guardia nazionale ucraina condannato in primo grado a 24 anni di carcere per l’omicidio Rocchelli e infine assolto in appello (sentenza confermata in Cassazione) «per non aver commesso il fatto». La foto è stata utilizzata come prova durante il processo e mostra il volto dello stesso Markiv (il secondo da sinistra), ma nello scatto non compare in alcun modo Rocchelli.