L’11 ottobre 2022 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione che chiedeva di verificare le informazioni riportate in un post pubblicato il 9 ottobre su Telegram, contenente un filmato di 6 secondi che mostra alcuni cadaveri lanciati in una fossa comune. Il video è disponibile a questo link, ma contiene scene piuttosto esplicite, pertanto ne sconsigliamo la visione a un pubblico facilmente impressionabile.
Il filmato è accompagnato da un commento, scritto dall’autore del post, in cui si legge: «Il nazista ucraino Maksym Zhorin ha pubblicato sul suo canale Telegram il filmato del massacro nazista di civili a Kupyansk, che, secondo i nazisti, sono collaboratori, firmando che “ci sarà una resa dei conti!”. Così la gente può vedere che tipo di regime stanno sostenendo le élite politiche della “società civile occidentale”… Dal famoso reggimento “Azov” che le élite politiche della “società civile occidentale” stanno sostenendo in Ucraina…».
Si tratta di un contenuto presentato senza il contesto necessario alla sua comprensione, che veicola una notizia falsa.
Innanzitutto, il video non mostra alcun segnale evidente di manipolazione e i suoi fotogrammi non erano mai comparsi su Internet prima del 9 ottobre 2022. L’8 ottobre l’esercito ucraino ha effettivamente trovato delle fosse comuni a Kupyansk-Vuzlovyi, città del distretto di Kupyansk ufficialmente liberata il 27 settembre 2022 dopo un’occupazione russa durata 7 mesi. Secondo le informazioni pubblicate dal ministero della Difesa ucraino, comunque, alla data del 5 ottobre 2022 il distretto di Kupyansk non era ancora stato del tutto liberato.
Il filmato oggetto della nostra verifica è stato pubblicato alle 13:12 del 9 ottobre 2022 da Maksym Zhorin, ex comandante del reggimento Azov, insieme a un testo in ucraino che, processato attraverso un traduttore online, si presenta così: «Kupyansk, nella regione di Kharkiv, è ancora occupata. Civili. Ci sarà una resa dei conti!». Alle 14:58 dello stesso 9 ottobre, Zhorin ha però modificato il post, aggiungendo la frase «Il video è stato ripreso dal telefono dell’occupante» e un link alla fonte originale del contenuto.
Il video è stato dunque originariamente pubblicato alle 12:26 italiane del 9 ottobre dal canale Telegram Катарсис (Catarsi), insieme al commento in ucraino: «Abbiamo ricevuto un video da Kupyansk prima della sua liberazione. Come i maiali russi hanno distrutto la popolazione civile ucraina».
Secondo un post pubblicato lo stesso 9 ottobre dal canale Telegram War on Fakes, presunta organizzazione di fact-checking che agisce come organo di propaganda per il ministero della Difesa russo, i metadati del filmato (ovvero le informazioni riguardanti posizione, data, e dispositivo utilizzato) indicherebbero che questo sia stato realizzato proprio il 9 ottobre e che dunque non possa essere stato realizzato da un soldato russo occupante. War on Fakes fa in realtà riferimento alla data in cui il contenuto è stato pubblicato online, dal momento che l’applicazione Telegram rimuove e sovrascrive i metadati originali da immagini e video, come si può verificare qui.
In conclusione, l’ucraino Maksym Zhorin non è l’autore del video che mostra una fossa comune a Kupyansk, ma questi si è limitato a rilanciare un post che attribuiva il contenuto a un soldato russo. La propaganda russa ha provato a contestare la paternità del video, posponendo la data in cui sarebbe stato realizzato, ma tale obiezione risulta priva di fondamento.
Clicca qui per iscriverti alla newsletter gratuita di Facta
Ogni sabato mattina riceverai il meglio del nostro lavoro