Il 9 aprile la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp numerose segnalazioni di un video di un presunto antennista che dichiara di essere a conoscenza di un piano di controllo dei cittadini attraverso il 5G e di un legame tra il 5G e l’epidemia di Covid-19. Oltre che sulla app, il contenuto sta circolando molto anche su Facebook.
Nel filmato, realizzato con uno smartphone in modalità selfie e caricato su Facebook il 7 aprile, si vede l’autore mentre cammina per strada in un centro abitato di notte. La durata è di un minuto e il protagonista racconta, indicandola, di aver installato la sua ultima antenna per il 5G e di essere intenzionato a presentare le proprie dimissioni. In sovraimpressione, si legge una scritta bianca: «Antennista svela cosa c’è dietro le antenne 5G».
Il motivo del video, stando alle sue parole, è che «gli Italiani devono sapere la verità».
La verità, per la persona nel video, è che la nuova generazione di rete per le telecomunicazioni sarebbe finalizzata al controllo dei cittadini e che se c’è «tutto questo casino» la colpa è del 5G, perché «attraverso queste onde, il virus si propaga meglio». Informazioni che, stando alla sua testimonianza, sarebbero scritte in piccolo addirittura sul suo contratto di lavoro. Un problema del quale in molti sarebbero a conoscenza, comprese Europa e in particolare la Germania, committente delle antenne.
Si tratta di un video contenente informazioni false e potenzialmente pericolose.
Il protagonista e autore del video non è un antennista, bensì un noto creatore di bufale che ormai da anni circolano sul web. Si tratta di un utente che il 6 aprile interpretava il ruolo del presunto Imam di Roma (puntualmente smentito) e, il 24 febbraio, quello del presunto paziente zero dell’epidemia di coronavirus. In merito ai contenuti, abbiamo già smentito in più occasioni (qui e qui) il presunto legame tra 5G e la diffusione del Covid-19.