«E la gente rimase a casa» non è una poesia scritta nel 1800 durante la peste - Facta
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«E la gente rimase a casa» non è una poesia scritta nel 1800 durante la peste

Il 15 aprile diverse segnalazioni arrivate via WhatsApp alla redazione di Facta hanno richiesto di verificare se una poesia il cui primo verso recita «e la gente rimase a casa» è stata scritta da Kitty O’Meary nel 1869 durante l’epidemia di peste dell’800.

Si tratta di una notizia è falsa.

Kitty O’Meara (e non Kitty O’Meary come riportato nel messaggio WhatsApp) è una donna di 64 anni che vive nella città di Madison nel Wisconsin (Stati Uniti d’America) come si può leggere in questa intervista rilasciata da O’Meara al sito The Oprah Magazine il 19 marzo 2020.

La poesia di cui si parla è stata pubblicata in inglese il 16 marzo 2020 sul blog personale di O’Meara durante l’attuale pandemia causata dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2, come si può verificare qui. Non risale, quindi, al 1800. Irene Vella, autrice e giornalista italiana, ha però sostenuto che la poesia pubblicata da O’Meara sarebbe in realtà una traduzione di un suo componimento pubblicato l’11 marzo 2020 su Facebook. O’Meara, nell’intervista a The Oprah Magazine, ha negato queste affermazioni.

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Comments (2)

  • Carlo De Fazio

    Nel post che ho pubblicato è scritto chiaramente che la foto è riferita alla spagnola

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    • Facta

      Buongiorno Carlo,
      la paesia, come abbiamo scritto nel nostro articolo, è stata scritta a marzo 2020 e quindi non è collegabile neanche alla Spagnola.

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