Il 29 aprile la redazione di Facta ha ricevuto numerose segnalazioni via Whatsapp di un video, divenuto virale sulla app di messaggistica e su Facebook, che mostrerebbe l’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo – una delle principali strutture sanitarie della città – completamente deserto nella mattinata del 27 marzo 2020, e quindi nel pieno dell’emergenza Covid-19. Un fatto che sembrerebbe in contraddizione con le notizie riportate nelle scorse settimane dai media, che invece danno la provincia di Bergamo come una delle più colpite dall’epidemia.
Il filmato è girato in modalità verticale con uno smartphone, ha una durata di 1 minuto e 46 secondi ed è stato pubblicato il 6 aprile 2020 sull’account di un utente Facebook, accompagnato da un post dove si legge: «Questo è l’ospedale Humanitas di Bergamo il 27 di marzo scorso. I media ci avevano detto che stava collassando, ma le immagini mostrano che l’ospedale è vuoto. I media continuano a terrorizzare la popolazione e non mostrano mai queste immagini agli italiani».
Le riprese inquadrano una parte dell’area esterna dell’ospedale dove si vedono solo delle auto parcheggiate. L’autore delle riprese mostra poi l’interno di una delle tende montate durante l’emergenza, dove si intravedono alcune sedute ma non sono visibili ospiti o operatori, e poi si addentra all’interno del pronto soccorso, mostrando sale d’attesa vuote. L’audio, disturbato nei primi secondi da un sottofondo di sirene di ambulanza, ripete luogo e data delle riprese, precisando che le immagini risalgono alle ore 11.45 del 27 marzo 2020, e procede con una descrizione delle inquadrature, per poi commentare (al minuto 00:28) che «i Tg non lo pubblicano, che non c’è più nessuno e che le cose vanno scemando a Bergamo» e chiedere (minuto 01:25) «perché non lo dicono, che qua i contagi stanno diminuendo, invece di allarmare tutta l’Italia?». Il video conta a oggi (29 aprile 2020) 50.540 visualizzazioni e quasi 3.500 condivisioni su Facebook.
Si tratta di informazioni false e di insinuazioni fuorvianti e pericolose per la popolazione, a maggior ragione per la situazione di emergenza che l’Italia sta vivendo a causa del nuovo coronavirus. È il caso di fare chiarezza.
Quello ripreso nel filmato è sì l’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo e la presenza delle tende testimonia che il video si colloca realmente nell’intervallo temporale dell’emergenza Covid-19 (anche se non ci è possibile dimostrare che sia stato realizzato esattamente il 27 marzo e all’ora riportata dall’autore, o in un altra data e fascia oraria).
In quella data, però, non è così strano che quell’area fosse sgombera da passanti, apprendiamo dall’Ufficio Comunicazione dello stesso ospedale, contattato telefonicamente dalla redazione di Facta.
Innanzitutto, perché già a partire dal 22 febbraio l’ospedale adottava le indicazioni del Ministero della Salute e della Regione Lombardia chiedendo ai cittadini di molti comuni limitrofi di sospendere gli esami di laboratorio in programma e posticipare le visite ambulatoriali e, a tutti i cittadini, di non recarsi direttamente in pronto soccorso in caso di sintomi influenzali o respiratori. Dal 23 febbraio la struttura ha poi sospeso tutti i ricoveri programmati, altro fattore che ha contribuito a ridurre il transito di persone all’interno dell’ospedale. A partire da lunedì 9 marzo 2020 – si legge in una comunicazione sul sito ufficiale – anche l’attività ambulatoriale di Humanitas Gavazzeni è stata ridotta (mantenendo solo le attività utili per la gestione delle urgenze e dell’Oncologia) per far fronte all’emergenza sanitaria, a seguito delle indicazioni della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia.
I flussi del Pronto Soccorso erano inoltre già deviati e separati dalla sala di attesa classica del triage per poter accogliere i pazienti Covid in sicurezza. La tenda bianca esterna, invece, era stata montata in una fase iniziale dell’emergenza per accogliere i parenti dei pazienti di Pronto Soccorso, ai quali il decreto del 4 marzo ha tolto la possibilità di seguire i propri cari oltre la soglia. Il suo essere vuota a fine marzo dipende dal fatto che i pazienti erano arrivati in ambulanza, e quindi già soli, senza accompagnatori.
La poca affluenza in ospedale era insomma del tutto normale, visto che l’attività ambulatoriale era praticamente ferma, buona parte del personale amministrativo era già in smartworking – ci spiegano dall’ospedale – mentre il resto del personale, quello sanitario, era impegnato ai piani superiori dai quali, per rispettare i protocolli di sicurezza, si sposta il meno possibile durante i turni.
A tale proposito, precisiamo anche che l’ospedale ci conferma di non aver mai autorizzato questa persona a realizzare un servizio video all’interno dell’area che vediamo nelle inquadrature: si tratta dunque di un prodotto realizzato in violazione della legge vigente, secondo la quale l’autore si sarebbe dovuto trovare in quel momento nella propria abitazione, salvo casi di comprovata necessità, quindi urgenze sanitarie (e non sembra questo il caso) o motivi lavorativi (stando alle riprese, la persona non risulta intrattenere alcun tipo di rapporto lavorativo con l’ospedale).
Riassumendo: il video riporta le immagini dell’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo durante l’emergenza Covid-19, ma ne propone un’interpretazione distorta, alludendo che in data 27 marzo 2020 non ci fosse più alcuna emergenza in atto. Il che, purtroppo, non corrisponde alla realtà dei fatti.