Mercoledì 13 maggio la redazione di Facta ha ricevuto alcune segnalazioni che chiedevano di verificare le informazioni contenute in un’immagine, circolata su Facebook a partire dal 18 aprile 2020, secondo cui alcuni prodotti per parrucchieri eliminerebbero il nuovo coronavirus Sars-Cov-2.
Secondo l’autore dell’immagine, «lo shampoo elimina il virus, l’acqua ossigenata distrugge il virus, l’alta temperatura del phon distrugge il virus». La tesi del messaggio, dunque, è che «i parrucchieri ti fanno sentire bella e ti alzano le difese immunitarie, non dovrebbero mai aver chiuso».
Le informazioni riportate nell’immagine sono fuorvianti. Andiamo con ordine.
La notizia secondo cui lo shampoo eliminerebbe il virus deriva dalla credenza che vede i capelli umani come veicolo di contagio da Covid-19. Tale affermazione è stata smentita dall’Istituto superiore di sanità, che sul suo sito spiega: «Con il rispetto della distanza di almeno un metro dalle altre persone è poco plausibile che i nostri vestiti, o noi stessi, possano essere contaminati da virus in una quantità rilevante».
È dunque poco plausibile che i capelli trasportino il virus Sars-Cov-2, ma non è un’ipotesi che gli esperti escludono completamente, dal momento che il virus può sopravvivere «alcune ore» sulle superfici e che le ricerche sul tema non sono ancora arrivate a fornire risultati esaustivi.
Non esiste poi al momento nessuna prova che gli shampoo “eliminino” il virus presente sulle superfici, ma come ha spiegato il 28 marzo 2020 a Vanity Fair il dottor Fabio Rinaldi, specialista in dermatologia e direttore del laboratorio di ricerca HMap di Giuliani, gli «shampoo con prebiotici o probiotici» controllano il microbiota del cuoio capelluto, che ha «la funzione di respingere e controllare l’accesso di elementi patogeni».
Quanto all’acqua ossigenata, il riferimento è al perossido di idrogeno contenuto nella maggior parte delle tinture per capelli. Il composto chimico è utilizzato in tutte le “ricette” artigianali per creare disinfettanti in grado di disattivare il virus Sars-Cov-2 sulle superfici esterne (come quella proposta dal Centro nazionale delle ricerche) ma per essere efficace deve essere diluito in un preparato contenente alcol denaturato e candeggina. Prodotti che sconsigliamo di utilizzare sul cuoio capelluto.
L’immagine, infine, ripropone il tema delle alte temperature come mezzo per disattivare il Sars-Cov-2. Come spiegato in un report del Center for disease control and prevention (Cdc) – l’agenzia per il controllo delle malattie infettive del governo americano – datato 12 maggio 2020, la comunità scientifica non è oggi ancora in grado di stabilire quale sia la temperatura in grado di rendere il virus inattivo. Non ha dunque fondamento scientifico l’ipotesi secondo cui il phon sia in grado di «distruggere» il virus.
La chiusura di centri estetici e parrucchieri è stata istituita dal dpcm dell’11 marzo 2020 (e confermata da quello del 26 aprile) vista la difficoltà di rispettare all’interno di questi esercizi commerciali le misure di distanziamento sociale nel corso dei trattamenti estetici. Le attività in questione potranno ripartire dal prossimo lunedì 18 maggio (dopo il via libera del governo toccherà alle singole regioni decidere), ma solo rispettando le linee guida pubblicate da Inail e Istituto superiore di sanità, che tra le altre cose impongono postazioni a distanza di due metri, visiere per il personale e obbligo di sanificazione dei locali.