Lunedì 6 luglio la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare l’attendibilità dell’informazione, pubblicata il 2 luglio su Facebook secondo cui «il video del ragazzo di colore che cucina il gatto» sarebbe in realtà stato girato utilizzando un peluche e un attore pagato 50 euro. Questa scoperta sarebbe stata fatta dai Carabinieri.
Si tratta di una notizia falsa.
Il riferimento è al filmato, girato il 30 giugno 2020 nei pressi della stazione di Campiglia Marittima (in provincia di Livorno) da alcuni passanti, che immortala un uomo impegnato a cucinare un gatto per strada. Il video è in breve tempo diventato virale, anche grazie alla condivisione dei profili social di Susanna Ceccardi (candidata della Lega alla presidenza della regione Toscana) e Matteo Salvini.
La sindaca di Campigliano Marina, Alberta Ticciati, il 2 luglio ha espresso dubbi riguardo «alcune incongruenze» nella dinamica dei fatti, in un’intervista rilasciata all’emittente radiofonica Controradio, sottolineando come il gatto risultasse già carbonizzato al momento delle riprese, nonostante la fiammella appiccata dall’uomo apparisse troppo debole.
L’autore dell’atto, un ventenne originario della Costa d’Avorio, è al momento a piede libero, come prescritto dall’articolo 544-bis del Codice Penale riguardante la crudeltà sugli animali. Il caso è oggetto di indagine da parte della locale sezione dei Carabinieri ma, contrariamente alle informazioni riportate nel post oggetti di analisi, non si registrano comunicazioni ufficiali delle forze dell’ordine, né indiscrezioni riguardo una pista investigativa che porterebbe a dubitare della veridicità del filmato.
Contattati dalla redazione di Facta, i Carabinieri di Campiglia Marittima hanno declinato ogni commento sulle indagini in corso.