Il 1° ottobre 2020 su Facebook è stato pubblicato un post in cui viene riportata la notizia secondo cui a Schweinfurt (Germania) una bambina di 6 anni sarebbe prima svenuta a bordo di uno scuolabus e poi deceduta in ospedale dopo aver indossato una mascherina che le copriva naso e bocca. Il riferimento è ai dispositivi di protezione individuale per contrastare la diffusione della pandemia da Covid-19. Nel post oggetto della nostra analisi si sostiene che si tratterebbe del terzo episodio simile nel Paese («terza bambina morta in Germania a causa della mascherina ! ! !»).

Questa notizia non trova riscontro in nessuna testata nazionale e locale ed è stata smentita dalle forze di polizia e dall’ospedale della città. Si tratta quindi di una notizia frutto di fantasia.

L’ospedale di Schweinfurt, contattato dai media tedeschi, ha dichiarato di non essere a conoscenza di un caso simile. Stessa riposta è stata fornita dalla polizia tedesca che tramite i propri profili ufficiali sui social network ha etichettato la notizia come «falsa» invitando le persone a non credere a «fake news» di questo tipo e a non condividerle. Le forze dell’ordine hanno inoltre avviato un’indagine per fare luce circa la diffusione della notizia.

Nel post oggetto della nostra analisi si fa riferimento anche ad altri due casi simili (e, quindi, al decesso di altre due bambine in Germania dopo aver indossato delle mascherine per proteggersi dal nuovo coronavirus). Il 6 ottobre 2020 alcuni media tedeschi hanno scritto che, stando a quanto mostrato dai contenuti circolati sul tema sui social network, episodi di cronaca simili si sarebbero verificati nella regione della Frisia orientale e nella città di Wiesbaden. Contattati dall’agenzia di stampa Deutsche Presse-Agentur, gli uffici del pubblico ministero responsabile ad Aurich (Frisia orientale) e a Wiesbaden hanno però comunicato di non essere a conoscenza di episodi simili.

Infine, gli esperti hanno escluso la possibilità che un bambino sano muoia per l’uso quotidiano di una mascherina. Su Facta abbiamo pubblicato diversi articoli legati a casi di disinformazione in cui venivano riportate notizie false sulla pericolosità delle mascherine (qui e qui, qui).