No, il Consiglio supremo di difesa convocato da Mattarella per il 27 ottobre non ha il potere di dichiarare lo stato di guerra - Facta
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No, il Consiglio supremo di difesa convocato da Mattarella per il 27 ottobre non ha il potere di dichiarare lo stato di guerra

Venerdì 23 ottobre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un video pubblicato su YouTube il 21 ottobre da un account dedicato alla diffusione di filmati complottisti e terrapiattisti, gestito da un singolo e che dalla sua creazione, avvenuta nel 2007, ha ottenuto circa 47mila visualizzazioni. Il video oggetto della nostra verifica si intitola «Chiamata ufficiale delle armi contro il popolo italiano» e contiene la notizia della convocazione del Consiglio supremo di difesa per il prossimo 27 ottobre da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«Dedicato a chi ancora non ha capito dove stiamo arrivando» esordisce l’autore del video, che dopo aver sintetizzato le funzioni del Consiglio supremo di difesa (minuto 1:34) conclude che questo si occupi di «sicurezza e alla difesa nazionale e non certo della salute dei cittadini» (minuto 1:52). Il video si conclude con un commento in inglese dell’autore del video che al minuto 2:20 prevede «it’s a war», ovvero «è guerra».

Si tratta di una notizia falsa.

Il Consiglio supremo di difesa è stato realmente convocato dal presidente Mattarella per il 27 ottobre 2020, come comunicato il 20 ottobre dal sito web ufficiale del Quirinale. Come viene spiegato sempre sul portale dedicato alla presidenza della Repubblica, il Consiglio supremo di Difesa è «un organo di rilevanza costituzionale preposto all’esame dei problemi generali politici e tecnici attinenti alla sicurezza e alla difesa nazionale» presieduto dal presidente della Repubblica e composto dal Presidente del Consiglio dei ministri, dai ministri per gli Affari esteri, dell’Interno, dell’Economia e delle finanze, della Difesa e dello Sviluppo economico e dal Capo di stato maggiore della difesa.

L’ordine del giorno del prossimo Consiglio supremo della difesa è molto generico (come spesso accaduto in convocazioni passate) e prevede la trattazione di due distinti temi. Il primo è sintetizzato come «conseguenze dell’emergenza sanitaria sugli equilibri strategici e di sicurezza globali, con particolare riferimento alla NATO e all’Unione Europea. Aggiornamento sulle principali aree di instabilità e punto di situazione sul terrorismo transnazionale. Prospettive di impiego delle Forze Armate nei diversi teatri operativi». Il secondo recita: «prontezza, efficienza, integrazione e interoperabilità dello Strumento Militare nazionale. Bilancio della Difesa e stato dei programmi di investimento in relazione alla fluidità del contesto di riferimento e agli obiettivi capacitivi di lungo periodo». Dunque, i temi che verranno trattati hanno a che fare con l’evoluzione degli scenari internazionali in seguito all’emergenza sanitaria e non hanno nulla a che fare con lo stato di guerra.

Il Consiglio supremo di difesa è regolato dal decreto legislativo n. 66 del 15 marzo 2010, che all’articolo 8 stabilisce la convocazione obbligatoria del consiglio «almeno due volte all’anno». Si tratta dunque di un vertice di routine, la cui ultima convocazione risale all’11 novembre 2019 e che dovrà dunque essere riconvocato almeno un’altra volta entro il 31 dicembre 2020.

Contrariamente a quanto riportato nel video oggetto della nostra verifica, infine, né il Consiglio supremo di difesa, né il presidente della Repubblica hanno il potere di deliberare lo stato di guerra, prerogativa che secondo l’articolo 78 della Costituzione spetta invece alle Camere. La Costituzione delega al presidente della Repubblica la dichiarazione dello stato di guerra (articolo 87), ma come semplice atto formale dopo la delibera della Camere.

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Comments (11)

  • Vito

    Mi fa piacere che non siamo in guerra e che la notizia sia falsa. Allora dobbiamo anche ammettere che non c’è alcun tipo di emergenza perché lo stato di emergenza secondo la Costituzione si dichiara solo in caso di guerra.

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  • Luciana

    Staremo a vedere … Fin troppo spesso condannate informazioni come false o fuorvianti , quando non lo sono affatto ! Anzi … Diciamo pure nella maggior parte delle volte ! Voi factcheckers dovreste essere tacitati !

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    • Facta

      Buongiorno Luciana,
      oltre ad accusarci, potrebbe fare degli esempi di nostri errori?

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  • Eugenio

    Chi costruisce bunker getta bombe. Così c’è scritto su un bunker nazista a Berlino. Quindi il tempismo casuale di convocare tale consiglio una settimana dopo l’ennesimo lockdown o coprifuoco e una settimana prima delle elezioni usa è senz’altro sospetto. A pensare male è peccato ma spesso ci si azzecca.

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  • Donato sportelli

    Quindi Mattarella convoca lo stato maggiore dell’esercito il giorno 27 di ottobre per bere il caffè? Oppure perche’ la morgese ha allarmato dicendo che si verificheranno sommosse popolari?

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    • Facta

      Buongiorno Donato,
      perchè lo deve, per legge, riuninire due volte all’anno.
      Nel nostro articolo abbiao spiegato tutto.

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  • Nunzio

    Ho notato che siete molto affezionati al mio gruppo. Spesso entrate nel mio gruppo e segnalate i contenuti a Facebook. Capisco che per voi deve essere un rospo grosso da ingoiare che in Italia la Lega sia il primo partito. Fatevene una ragione. Sono sicuro che non pubblicherete questo commento. Quando fate delle segnalazioni a Facebook, fatelo in modo corretto. Riportate per intero i commenti e non ciò che vi fa comodo. Mi avete segnalato a Facebook come autore della condivisione di questo post. Deduco che la persona che mi ha segnalato non ha letto il post. Forse lo ha letto e ha voluto segnalarmi lo stesso , non includendo il commento su quel post. Bene. Per lo stesso post, sono arrivate due notifiche, Un record. Sono l’amministratore del gruppo e, giustamente (non del tutto) avete segnalato a Facebook che un membro del mio gruppo aveva condiviso questo post. Lo avete giudicato come notizia falsa. Prontamente, dopo la notifica, ho espulso quel membro. Subito dopo, ho postato questo post, indicando esplicitamente che era una notizia falsa e invitavo a non condividerla. Chiaramente la mia opinione su di voi ha un voto che oscilla sullo zero.

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    • Facta

      Buongiorno Nunzio,
      noi non entriamo in nessun gruppo controllarne i contenuti. Come dichiarato apertamente verifichiamo le notizie che ci vengono mandate dagli utenti.
      Facebook a sua volta avvisa le persone che hanno condiviso un contenuto che si è rivelato falso o non corretto nella sua completezza.
      Condividere un contenuto falso anche con la buona intenzione di segnalarlo come falso, permette a quel contenuto di girare sui social e di continuare ad essere diffuso.

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      • Nunzio

        Bastava che verificavate il post e vi sareste resi conto che, chi vi ha segnalato il post non ve lo ha inviato correttamente. Mi fa piacere che dite che verificate i post. Non lo avete verificato. Il post esplicitamente citava che la notizia era falsa e invitava i membri a non condividerla. A quanto pare, questa verifica non l’avete fatta. Se volete, posso inviarvi il post incriminato. Ditemi a quale indirizzo mandarla e vi invio il post per esteso. Ma se vi mando il post, dovete ammette pubblicamente anche la leggerezza per cui lo avete valutato e segnalato a Facebook. Non è la prima volta che nel mio gruppo si ricevono segnalazione da parte di Facebook su invito vostro. Non ho mai reclamato perchè le segnalazioni erano corrette. Questa volta è diverso. Questa volta la segnalazione riguarda me che sono l’amministratore del gruppo e, l’amministratore le regole le fa rispettare, non le viola. Forse, prima di prendere per oro colato le segnalazioni ( di soggetti avversi al gruppo ) che vi giungono, dovreste verificare il reale contenuto dei post. La vostra segnalazione non m’interessa. Mi ha dato fastidio che non avete verificato se la segnalazione pervenutavi era corretta o non lo era.

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        • Facta

          Buongiorno Nunzio,
          condividere un contenuto falso nella sua interezza, accompagnandolo da un commento per indicare che è falso, aiuta la sua diffusione.
          Per questo motivo siamo obbligati a porre sulle foto i timbri (notizia falsa, fuori contesto, imprecisa… etc)

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