L’11 aprile 2021 su Facebook è stata pubblicata un’immagine in cui si legge che il vaccino contro il nuovo coronavirus Sars-CoV-2 prodotto da AstraZeneca avrebbe causato 1.967 morti e oltre 133 mila reazioni avverse, quello prodotto dalla casa farmaceutica Pfizer 3.529 decessi e poco meno di 130 mila reazioni avverse e il vaccino di Moderna avrebbe prodotto il decesso di 1.475 persone e 11.545 effetti avversi. L’immagine è accompagnata da questo testo, scritto da chi ha pubblicato il post su Facebook: «GENOCIDIO IN CORSO….Giusto per mettere i puntini sulle i…Non si immettono nel mercato “cure” che potrebbero “aiutare” alcuni, uccidere o rendere deficienti altri….».
Si tratta di una notizia falsa. Andiamo con ordine.
I numeri riportati nel post oggetto della nostra verifica provengono da un articolo pubblicato il 5 aprile 2021 sul blog in lingua tedesca Tkp. Nell’articolo vengono ripresi i dati dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) aggiornati al 3 aprile e relativi agli individual case safety reports (“rapporti di sicurezza di casi individuali”) cioè, come riportato dall’Ema sul suo sito, documenti che «procurano informazioni relative a un caso individuale di un sospetto effetto collaterale dovuto a un medicinale».
Questi dati, però, non mostrano effetti collaterali e decessi da vaccinazione confermati. Come riportato dalla banca dati europea delle segnalazioni di sospette reazioni avverse ai farmaci, il fatto che un evento avverso sia stato segnalato in seguito a un vaccino non significa che vi sia un rapporto causa-effetto. Ad esempio in Italia, come abbiamo spiegato in precedenza, un solo decesso dei cento segnalati alla sorveglianza vaccinale entro il 15 aprile 2021 è stato effettivamente correlato al vaccino.
Come dimostrato dai colleghi di Afp, che a loro volta hanno contattato l’Ema, è impossibile usare i dati dell’Agenzia europea per i medicinali per valutare il numero di decessi segnalati dopo il vaccino. Questo perché un singolo paziente può essere contato numerose volte in quanto corrisponde a diversi eventi avversi con esito fatale che sono registrati separatamente.
Per tutti questi motivi, ha dichiarato l’Ema ai colleghi tedeschi di Correctiv, le informazioni contenute nell’articolo pubblicato il 5 aprile, e riprese dal post oggetto della nostra verifica, «non sono corrette».