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I positivi con variante delta tra i vaccinati nel Regno Unito non sono l’89 per cento, ma il 19

I positivi con variante delta tra i vaccinati nel Regno Unito non sono l’89 per cento, ma il 19

27 agosto 2021
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Il 27 agosto 2021 questo articolo è stato modificato per includere un titolo più diretto e una spiegazione dell’alta presenza di vaccinati tra i positivi over 50 alla variante delta.

Il 26 agosto 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare un articolo pubblicato il giorno precedente dalla testata giornalistica Affari Italiani, dal titolo “Regno Unito, report sconvolge gli esperti. Contagiati Covid: 89% sono vaccinati”. 

Secondo l’articolo, il dato arriverebbe da «un report datato 20 agosto 2021 e che fa un briefing relativo al periodo 1 febbraio 15 agosto 2021», pubblicato sul sito ufficiale del ministero della Salute britannico. L’articolo spiega che «nel Paese l’89% delle persone risultate contagiate per Covid erano vaccinate contro il virus» e riferendosi alla fascia di popolazione over 50 aggiunge che «48.264 sono coloro che seppur vaccinati si sono contagiati, mentre solo 4.891 si sono contagiati ed erano non vaccinati».

Si tratta di una notizia falsa. 

Il rapporto a cui fa riferimento Affari Italiani è il briefing tecnico numero 21 del 20 agosto 2021, redatto da Public Health England (il ministero della salute britannico) e intitolato “Varianti Sars-CoV-2 preoccupanti e varianti sotto indagine in Inghilterra”. Il documento non contiene alcun riferimento al dato dell’89 per cento di persone vaccinate tra i contagiati Covid complessivi, ma fornisce il numero totale di persone contagiate dalle diverse varianti in specifici archi temporali. In particolare, il dato che confronta i contagi tra vaccinati e non vaccinati riguarda la variante Delta che tra il 1° febbraio e il 15 agosto 2021 ha registrato nel Paese complessivamente 386.735 casi. Tra queste, le persone non vaccinate erano 183.133, il 47,3 per cento del totale dei contagiati; le persone completamente vaccinate 73.372, il 19 per cento: dati molto distanti da quelli pubblicati da Affari Italiani

Per verificare l’effettiva incidenza di una specifica variante, i ricercatori utilizzano il metodo della genotipizzazione – ovvero confrontano il genotipo della persona contagiata con una sequenza di riferimento – e nel computo sono inclusi casi ospedalizzati, staff ospedaliero e casi tra i viaggiatori internazionali.

La tabella con i dati pubblicati il 20 agosto 2021 da Public Health England

È probabile che l’autore dell’articolo abbia commesso un errore nell’interpretazione dei dati, scambiando la colonna dei contagi totali con quella dei contagi tra i vaccinati. A tal proposito è rivelatrice una frase contenuta nell’articolo, dove si legge: «Parlando degli over 50, 48.264 sono coloro che seppur vaccinati si sono contagiati, mentre solo 4.891 si sono contagiati ed erano non vaccinati».

Un passaggio dell’articolo di Affari Italiani

La frase riporta dei dati che sono evidentemente errati (si veda la tabella riportata sopra) dal momento che 48.264 è il numero totale degli over 50 contagiati da variante Delta e non dei contagiati tra i vaccinati. Il dato corretto di contagi tra le persone over 50 vaccinate è invece di 32.828.

Aggiornamento del 27 agosto: Diversi lettori hanno chiesto spiegazioni sulla tabella a pagina 22 del documento, che nella fascia sopra i 50 anni di età riporta 4.891 casi di variante Delta tra i non vaccinati, contro i 43.373 casi tra le persone che avevano ricevuto almeno una dose di vaccino, di cui 32.828 completamente vaccinati.

Con ogni probabilità, questo dato si spiega a partire dalle tempistiche, rispettivamente, della campagna di vaccinazione e della diffusione della variante Delta nel Regno Unito. Come riportano i dati governativi pubblicati lo scorso 17 giugno, oltre l’80 per cento delle persone sopra i 50 anni di età aveva ricevuto almeno una dose di vaccino prima di aprile 2021. La variante Delta invece si è diffusa nel Regno Unito solo dopo aprile 2021 ed è diventata dominante tra maggio e giugno. La quantità di persone non vaccinate suscettibili alla Delta è quindi molto piccola e non stupisce che, nonostante la protezione offerta dai vaccini, vi possa essere una maggioranza di casi tra i vaccinati. Si tratta di un fenomeno statistico simile a quello che avevamo discusso su Facta per i dati di mortalità. Informiamo i nostri lettori di aver contattato il Public Health England per avere ulteriori chiarimenti. 

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