Non è vero che i vaccini aumentano la probabilità «di morire con la variante delta» - Facta
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Non è vero che i vaccini aumentano la probabilità «di morire con la variante delta»

Nei giorni scorsi è stata pubblicata su Facebook un’immagine che riporta la scritta “Ti sei vaccinato? Hai il 110% di probabilità in più di morire con la variante delta”. L’immagine mostra un istogramma contenente dei dati sui decessi da Covid-19 dovuti alla variante delta del virus Sars-CoV-2 e un testo in cui si sostiene «che la variante Delta preferisca far secchi i vaccinati. Il rischio è addirittura del 110% maggiore rispetto ai non vaccinati!», numeri che proverrebbero dal «governo britannico». La fonte riportata dall’immagine è infatti il Public Health England, l’agenzia del Dipartimento della Salute britannico. 

Si tratta di un contenuto fuorviante che veicola una notizia falsa. Andiamo con ordine.

I dati utilizzati per l’immagine sono reali e provengono da un rapporto sulle varianti di Sars-CoV-2 pubblicato da Public Health England il 18 giugno 2021. Stando ai dati, al 14 giugno 2021 ci sono stati 35.521 casi di variante delta tra le persone non vaccinate, con 34 decessi e 17.642 casi tra le persone vaccinate (con una o con entrambe le dosi), con 37 decessi. La mortalità tra i vaccinati (circa 0,21 per cento) sembrerebbe poco più che doppia rispetto ai non vaccinati (poco meno dello 0,1 per cento), in apparenza. 

Il paradosso si spiega guardando all’età dei vaccinati e dei non vaccinati, come spiegato in dettaglio un articolo di Matteo Villa dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi). Riassumendo, i vaccinati sono molto più anziani dei non vaccinati: in Inghilterra, l’88 per cento delle persone non vaccinate ha meno di 35 anni e solo il 2 per cento dei non vaccinati ha più di 55 anni. Siccome, come sappiamo, la mortalità da Covid-19 aumenta moltissimo con l’età, si può calcolare che la mortalità attesa sui 17.642 vaccinati, se il vaccino non fosse efficace, sarebbe dovuta essere dell’1,17 per cento, ovvero circa 206 decessi. I decessi effettivi invece sono solo 37. Il vaccino ha quindi prevenuto, in realtà, l’82 per cento dei decessi. 

La stima dell’articolo dell’Ispi è peraltro pessimista, perché non tiene conto della protezione dall’infezione. Sempre secondo Public Health England, l’efficacia dei vaccini contro la malattia sintomatica causata dalla variante Delta va dal 35 per cento (per chi è vaccinato contro la prima dose) all’80 per cento (per chi è vaccinato con entrambe le dosi). Il vaccino, evitando quindi una notevole percentuale di infezioni specialmente tra chi ha concluso il ciclo di vaccinazioni, ha quasi certamente evitato anche un ulteriore numero di decessi. 

In conclusione, è vero che al 14 giugno 2021 tra i non vaccinati vi sono stati in percentuale meno decessi da Covid-19 dovuti alla variante delta rispetto a quanto non sia accaduto tra i vaccinati. Il numero dei decessi deve però essere pesato con la maggiore età dei vaccinati rispetto ai non vaccinati; tenendone conto, è evidente che in realtà il vaccino, nelle persone che si sono comunque infettate nonostante la somministrazione, ha prevenuto oltre l’80 per cento dei decessi

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