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No, le forze armate russe non hanno distrutto un «impianto di stoccaggio di scorie nucleari» a Chernobyl

No, le forze armate russe non hanno distrutto un «impianto di stoccaggio di scorie nucleari» a Chernobyl

24 febbraio 2022
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Il 24 febbraio 2022 è stato pubblicato un tweet contenente una cartina dell’Ucraina e un testo in cui si legge: «forze russe sono entrate a Chernobyl. Distrutto un impianto di stoccaggio di scorie nucleari». Il riferimento è all’operazione militare lanciata dalla Russia, che nella notte tra il 23 e il 24 febbraio 2022 ha bombardato e invaso vaste aree dell’Ucraina con il pretesto di «difendere le persone che sono state vittime degli abusi e del genocidio del regime di Kiev».  

Si tratta di una notizia falsa.

Innanzitutto, è vero che le forze armate russe sono arrivate nei pressi della città di Chernobyl, in Ucraina, come ha confermato su Twitter il presidente Volodymyr Zelensky, che ha aggiunto come i soldati ucraini stiano «dando la vita perché la tragedia del 1986 non si ripeta». Il 26 aprile del 1986 si è infatti verificato il più grave incidente nucleare della storia, quando il reattore numero 4 della centrale di Chernobyl è esploso provocando 65 morti e un numero difficilmente quantificabile di vittime indirette dovute all’esposizione alle radiazioni. 

Non esiste tuttavia ad oggi alcuna prova che un sito di stoccaggio di scorie nucleari sia rimasto danneggiato durante gli attuali scontri. Il malinteso è nato in seguito a un tweet (ora rimosso) del giornalista dell’emittente americana Nbc Richard Engel, che ha prima dato notizia del presunto danneggiamento e poi rettificato, spiegando che gli esperti temono possibili conseguenze dovute al conflitto. 

Il ministero dell’Interno ucraino, citato da Nbc, ha confermato i combattimenti a Chernobyl, ma ha precisato che gli impianti di stoccaggio delle scorie nucleari sono al momento in cui scriviamo intatti. 

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