Il 1° luglio 2022 è stato pubblicato un tweet che riporta l’immagine di un documento in lingua ucraina accompagnato dal commento, scritto dalla persona che ha pubblicato il post: «#coscrizione per le donne in #Ucraina».
Si tratta di una notizia che veicola informazioni false. Andiamo con ordine.
L’11 ottobre 2021, prima dell’invasione militare russa dell’Ucraina avvenuta il 24 febbraio 2022, il Ministero della Difesa ucraino ha emesso l’ordine n. 313, che richiedeva alle donne impegnate in più di 100 professioni legate alle specializzazioni militari di registrarsi come coscritte, cioè come soldati di leva. Si tratta di professioni che variano da medici e farmaciste, a esperte di telecomunicazioni e sicurezza dello Stato, fino a operaie che lavorano in settori specifici come la manutenzione delle caldaie.
Successivamente, a causa della guerra e della conseguente legge marziale, in Ucraina l’elenco delle professioni è stato ridotto e aggiornato, diminuendo da 35 a 14 categorie. Il 21 marzo 2022 il Ministero della Giustizia ucraino ha registrato una nuova ordinanza, entrata in vigore subito dopo la sua pubblicazione ufficiale.
Secondo l’ordinanza del 21 marzo 2022, l’arruolamento delle donne che si specializzano o svolgono una professione connessa all’elenco contenuto nella stessa ordinanza, e la cui salute ed età le rendono idonee al servizio militare, inizierà il 1° ottobre 2022. «Ciò significa che dal 1° ottobre le donne che svolgono determinate professioni sono obbligate a iscriversi all’esercito» ha spiegato a Suspilne, emittente pubblica ucraina, Maria Zvyagintseva, avvocata di Legal hundred, organizzazione no-profit ucraina che fornisce protezione sociale e legale ai veterani delle forze armate ucraine e alle loro famiglie.
Questa procedura, quindi, non indica che tutte le donne dovranno entrare nell’esercito, ma si limita a una lista definita.
Riguardo l’arruolamento obbligatorio delle donne era stata diffusa a metà giugno una notizia falsa da parte di alcuni media russi, smentita dal Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, che lavora per garantire la sicurezza delle informazioni nel Paese. La notizia infondata affermava che in base a un presunto documento, che sembrava riportare la firma del Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, i centri di reclutamento territoriali dovevano «entro il 15.06.2022 prepararsi elenchi delle donne nel registro militare e svolgere attività di mobilitazione, ed entro il 31.06.2022 per organizzare attività per l’iscrizione militare delle donne di età compresa tra 18 e 60 anni».Per di più, tale documento, privo di riscontri ufficiali, parlava del 31 giugno 2022, data inesistente in quanto il mese di giugno è composto da 30 giorni.
La mobilitazione militare delle donne ucraine è stata smentita anche dalla viceministra alla Difesa dell’Ucraina Hanna Maliar la quale con un post su Facebook il 4 luglio 2022 ha affermato che «al momento non è necessaria la mobilitazione forzata delle donne nelle Forze Armate», aggiungendo che dal 24 febbraio, giorno in cui è iniziato il conflitto russo-ucraino, «non una sola donna è stata mobilitata con la forza nel nostro Paese».