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Gli istruttori della Nato non sono al vertice delle unità ucraine

Gli istruttori della Nato non sono al vertice delle unità ucraine

4 ottobre 2022
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Il 28 settembre 2022 è stato pubblicato un tweet in cui si legge: «Gli istruttori della #NATO non si limitano a preparare le formazioni armate ucraine, ma diventano il vertice di queste unità e le guidano all’attacco. Lo ha affermato il capo della Repubblica Popolare di #Donetsk Denis Pushilin a RIA Novosti».

Il commento fa riferimento alla dichiarazione che Denis Pushilin, leader filo-russo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk in Ucraina, ha fatto il 28 settembre a Ria Nowosti, agenzia di stampa statale russa. Secondo quanto riportato da Pushilin, alcuni istruttori della Nato sarebbero coinvolti direttamente negli attacchi ucraini, conducendo le unità all’attacco.

Si tratta di una notizia che veicola informazioni infondate, che non trovano riscontro in nessun comunicato delle autorità competenti, in nessuna testata o inchiesta giornalistica. Vediamo perché.

Innanzitutto è importante specificare che da quando è cominciata l’invasione militare russa dell’Ucraina avvenuta il 24 febbraio 2022, la Nato fornisce all’Ucraina «livelli di sostegno senza precedenti», ma non partecipa direttamente alle ostilità. L’Ucraina, infatti, non essendo uno dei Paesi membri dell’alleanza, non fa parte della clausola di mutua difesa del Trattato nord atlantico, di conseguenza, le truppe della Nato non vengono dispiegate sul terreno in Ucraina.

I legami di difesa e sicurezza tra l’Ucraina e la Nato si erano già intensificati con l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e nel 2021 gli Stati membri avevano organizzato una serie di esercitazioni militari congiunte con l’Ucraina (qui, qui e qui) e addestrato l’esercito ucraino con attrezzature e armi in stile occidentale.

Inoltre, come dichiarato dall’esercito ucraino, al 1° settembre 2022 più di 4mila soldati delle Forze Armate nazionali erano stati addestrati in 14 Paesi partner e nel mese di settembre era stata programmata la formazione di altri 10 mila soldati ucraini presso le basi di addestramento in Gran Bretagna, condotta da istruttori dell’esercito britannico e di altri Paesi come Danimarca, Canada e Paesi Bassi

Riguardo gli addestramenti dell’esercito ucraino, il 10 settembre 2022 Oleksiy Reznikov, ministro della Difesa dell’Ucraina, ha dichiarato sulla sua pagina Facebook che durante la quinta riunione del Gruppo di consultazione per la difesa dell’Ucraina che si è tenuto presso la base di Ramstein in Germania, è stato concordato un rafforzamento dei programmi di addestramento per le forze armate ucraine.

Il sostegno della Nato nei confronti dell’Ucraina si concretizza anche attraverso la fornitura di armi e aiuti militari non letali. Infatti, singoli Paesi membri dell’alleanza, tra cui il Regno Unito, la Polonia e gli Stati Uniti, stanno inviando armi, munizioni e molti tipi di attrezzature, come si può verificare qui, qui e qui.

Contrariamente a quanto affermato nel tweet oggetto della nostra analisi, tutti questi programmi di addestramento e rifornimento non prevedono la presenza della Nato all’interno dell’Ucraina, come aveva annunciato anche il Segretario Generale dell’alleanza Jens Stoltenberg il 24 maggio 2022. In occasione della riunione annuale del World economic forum (Wef) Stoltenberg aveva, infatti, chiarito che la Nato non invierà truppe al fronte e non parteciperà direttamente alla guerra.

Infine, vale la pena sottolineare che esiste un’unità militare delle Forze di difesa territoriale dell’Ucraina composta da volontari stranieri, chiamata Legione internazionale. La scelta di arruolamento è volontaria e, una volta sul territorio, i volontari firmano un contratto direttamente con l’esercito. I combattenti della Legione internazionale non sono quindi “istruttori della Nato”, ma soldati dell’esercito ucraino. 

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