
Il 10 aprile la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare la notizia secondo cui i medici di famiglia dovranno garantire reperibilità per tutta la giornata, così da assicurare la continuità assistenziale durante l’emergenza di Covid-19.
La notizia è vera.
Il provvedimento è inserito nel cosiddetto “decreto imprese”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale mercoledì 8 aprile ed entrato in vigore dal giorno successivo.
La delibera, che contiene misure urgenti sull’accesso al credito da parte delle imprese, dispone la reperibilità a distanza di medici di base e pediatri «per tutta la giornata», in modo da «contenere il contatto diretto e conseguentemente limitare i rischi di contagio dei medici e del personale».
Per far ciò, i medici dovranno dotarsi di piattaforme digitali «con oneri a proprio carico», così da potersi occupare di pazienti fragili e cronici gravi, ma anche della «sorveglianza clinica dei pazienti in quarantena», qualora fosse richiesto dalle regioni. Da parte loro, le regioni dovranno impegnarsi a fornire saturimetri, da distribuire ai pazienti e da utilizzare nei video-consulti.
Il maggior carico di lavoro (e di oneri) sarà compensato dallo sblocco dell’aumento contrattuale, anticipando di fatto «gli effetti economici relativi all’Accordo collettivo nazionale 2016-18 previsti per la Medicina convenzionata».



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