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Sì, una bambina ha davvero trovato una mascherina nei chicken nuggets di McDonald’s

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7 agosto 2020
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Venerdì 7 agosto 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare l’attendibilità delle informazioni contenute in un post, pubblicato il 7 agosto su Facebook dalla pagina umoristica IntrashTtenimento 2.0. Il post oggetto di verifica contiene lo screenshot di un articolo, la cui fonte non è precisata, dal titolo: «Bimba trova una mascherina nella crocchetta di McDonald’s e rischia di soffocare».

Si tratta di una notizia vera.

Lo screenshot in questione è tratto dal quotidiano locale BlogSicilia.it e in particolare da un articolo del 6 agosto 2020 che racconta come la piccola Maddie, 6 anni, abbia «cominciato a dare segni di soffocamento dopo avere mangiato un nugget», le popolari crocchette di pollo vendute nella catena di fast food McDonald’s. La scena sarebbe avvenuta il 4 agosto 2020 all’interno di un’abitazione privata di Andershot, nel sudovest dell’Inghilterra, dopo che l’alimento era stato prelevato da un McDrive, una delle modalità di ordinazione previste dalla multinazionale americana, che in questo caso avviene senza scendere dall’automobile.

La fonte della notizia è l’emittente radio-televisiva inglese Bbc, che racconta la storia in un articolo del 5 agosto, contenente anche alcune dichiarazioni della madre della bambina, la trentaduenne Laura Arber. «Ho dovuto infilarle delle dita in gola per farla vomitare e ho notato qualcosa di colore blu» ha spiegato la madre alla Bbc, «non capivo cosa potesse essere, poi ho guardato la scatola dei nuggets e ho visto qualcosa di blu uscire da un’altra crocchetta. Era una maschera, cotta insieme al ripieno, era diventata come un chewing gum. Non so cosa sarebbe potuto accadere se non fossi stata nella stanza».

Nonostante la grande paura, la piccola Maddie non ha riportato alcun danno fisico.

McDonald’s ha immediatamente aperto un’indagine interna sull’accaduto, precisando, ancora una volta alla Bbc, che «la sicurezza alimentare è per noi la cosa più importante» e che i fornitori principali sarebbero stati contattati per «ritirare dal mercato tutti i prodotti dello stesso lotto».

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