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Sì, l’Italia è uno dei Paesi europei in cui si legge meno

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2 dicembre 2020
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Martedì 1 dicembre 2020 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare l’attendibilità dell’affermazione, sostenuta dal direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’università Cattolica di Milano Carlo Cottarelli, secondo cui l’Italia sarebbe uno dei Paesi europei in cui si legge di meno.

Si tratta di una notizia vera.

L’affermazione è contenuta in un’intervista a Carlo Cottarelli pubblicata il 30 novembre 2020 da Repubblica, in occasione del lancio della campagna #AttenzioneLaLetturaCreaIndipendenza, pensata dallo stesso Cottarelli per spingere gli italiani a leggere più libri. «Siamo uno dei Paesi in Europa che legge meno. Non è un buon segnale, bisogna cercare di cambiare» ha affermato il docente a Repubblica.

Il dato circa la scarsa dimestichezza degli italiani con la lettura emerge da un report stilato da Eurostat (l’ufficio statistico dell’Unione europea) in occasione della Giornata mondiale del libro patrocinata dall’Unesco nel 2018.

Dal rapporto emerge che gli italiani leggono in media per 5 minuti al giorno: in questa statistica – che prende in esame 14 Paesi dell’Ue più Norvegia, Turchia, Regno Unito e Serbia – facciamo meglio solo di Austria, Romania e Francia. Inoltre, il nostro Paese ha la percentuale di lettori abituali, ovvero di persone che citano la lettura tra le loro principali attività giornaliere, pari all’8,5 per cento (sest’ultimi, davanti a Serbia, Belgio, Austria, Romania e Francia). Quelli pubblicati da Eurostat sono gli ultimi dati ufficiali disponibili sul tema e sono frutto di rilevazioni avvenute tra il 2008 e il 2015.

Il tempo medio di lettura degli europei, indagine Eurostat condotta tra il 2008 e il 2015

 

Percentuale di lettori abituali in Europa, indagine Eurostat condotta tra il 2008 e il 2015

 

Italiani popolo di lettori pigri, dunque, ma che non necessariamente rinunciano ad acquistare libri e materiale utile alla lettura. Sempre secondo Eurostat, infatti, nel 2019 l’Italia si è classificata al diciassettesimo posto (su 28) tra i Paesi che hanno acquistato «libri, giornali e oggetti di cartoleria», poco sotto la media europea (in Italia è lo 0,8 per cento della popolazione ad acquistare materiale da lettura, contro l’1 per cento della media Ue).

In conclusione, ha ragione Cottarelli a definire l’Italia «uno dei Paesi in Europa che legge meno». Anche se poco aggiornati, infatti, gli ultimi dati in nostro possesso classificano l’Italia al sest’ultimo posto in Europa per numero di lettori abituali.

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