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Sì, oltre 1.200 medici e scienziati hanno firmato un appello che mette in guardia dall’evoluzione di virus resistenti ai vaccini

Sì, oltre 1.200 medici e scienziati hanno firmato un appello che mette in guardia dall’evoluzione di virus resistenti ai vaccini

21 luglio 2021
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Il 21 luglio 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare un video pubblicato su Facebook il 20 luglio 2021 in cui si vede uno spezzone del Tg5 delle ore 13 del 19 luglio (qui dal minuto 09:40 circa). Sul video è sovraimpressa la scritta «Te lo dicono! “Consentire al virus di circolare così ampiamente in un contesto un alto tasso vaccinale aumenta esponenzialmente le possibilità di sviluppo di nuove varianti resistenti al vaccino”».

Si tratta di una notizia vera.

Il 7 luglio 2021 infatti è stato pubblicato sulla rivista medica Lancet un appello intitolato “L’infezione di massa non è un’opzione: dobbiamo fare di più per proteggere i nostri giovani” in cui quindici medici e scienziati criticano la decisione del governo britannico di revocare la quasi totalità delle restrizioni per il controllo della pandemia il giorno 19 luglio 2021. L’appello è stato poi pubblicato sul sito del John Snow Memorandum (una petizione a favore delle misure di contenimento della pandemia pubblicata il 14 ottobre 2020) per raccogliere il supporto di altri ricercatori e medici. Secondo The Guardian le firme raccolte al 16 luglio 2021 erano in effetti oltre 1.200.

Il timore, secondo gli scienziati, è che le riaperture nel Regno Unito siano una decisione prematura in quanto, nonostante l’alto tasso di vaccinazione (al 4 luglio 2021, come riportato nell’appello stesso, il 68 per cento della popolazione britannica era vaccinata con almeno una dose e il 51 per cento completamente vaccinata), resterebbero almeno 17 milioni di persone vulnerabili al virus Sars-CoV-2. Lasciar circolare il virus prima di aver concluso la campagna di vaccinazione potrebbe quindi portare, è scritto, a «centinaia di migliaia di persone con malattia a lungo termine e disabilità».

Veniamo all’affermazione sui vaccini e l’evoluzione delle varianti. Secondo il Tg5 nell’appello, come dice il commento audio nel video a noi segnalato, «si legge» la frase che appare in sovraimpressione nel video. In realtà la frase non risulta nel testo. È vero però che l’appello discute la possibilità, prevista da un modello matematico ancora preliminare sulla possibile evoluzione del virus durante la campagna vaccinale, che le riaperture «provvedano terreno fertile per l’emergere di varianti resistenti ai vaccini». Il modello a cui fa riferimento la lettera è stato pubblicato come preprint il 28 marzo 2021 e suggerisce che l’ampia circolazione del virus, insieme a livelli intermedi di vaccinazione (in particolare, in una situazione in cui sono vaccinati la maggior parte dei pazienti vulnerabili, ma pochi delle altre fasce) possa favorire l’evoluzione di varianti capaci di sfuggire ai vaccini.

L’appello degli scienziati britannici però non depone a favore di chi ha affermato, in passato, che i vaccini causino un’evoluzione «drammatica» di Sars-CoV-2 o che non si debba vaccinare durante la pandemia. L’appello infatti dichiara, al contrario, che la priorità dovrebbe essere proprio concludere la campagna di vaccinazione prima di allentare le misure di contenimento.

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