J.K. Rowling non si vuole trasferire in Russia perché è un “Paese libero” - Facta
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J.K. Rowling non si vuole trasferire in Russia perché è un “Paese libero”

Il 21 aprile 2024 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare uno screenshot pubblicato lo stesso giorno su X in cui compare la foto della scrittrice britannica J.K.Rowling, e una scritta in inglese che recita: “Ho il diritto di essere normale: J. K. Rowling ha acquistato un immobile a Mosca”. 

Il post social è accompagnato da un link che rimanda a un articolo in russo pubblicato il 18 aprile da News of Russia che riporta la presunta notizia in questione. Nell’articolo si legge che la scrittrice della saga di Harry Potter avrebbe dichiarato che «la Russia è l’ultimo stato in cui posso dire le cose con il loro nome impunemente. Qui sono una donna e non una persona con la vagina, come credono in Gran Bretagna».

Si tratta di una notizia infondata.

Innanzitutto non esiste alcun riscontro per cui J.K. Rowling avrebbe rilasciato una simile dichiarazione. Non si trovano nemmeno fonti affidabili che confermino l’acquisto di una casa in Russia da parte della scrittrice britannica, e l’articolo di News of Russia non fornisce alcuna prova a sostegno di quanto riportato. 

Precisiamo che in passato la scrittrice aveva preso le distanza da una dichiarazione del 2022 del presidente russo Vladimir Putin, che aveva criticato l’Occidente per aver «cancellato» J.K. Rowling perché le sue opinioni «non piacevano ai sostenitori della cosiddetta libertà di genere». Rowling aveva risposto pubblicando su X un articolo critico nei confronti del Cremlino e del trattamento riservato al leader dell’opposizione Alexei Navalny. «Le critiche alla cancel culture occidentale non possono essere fatte da coloro che attualmente massacrano i civili per il reato di resistenza o che imprigionano e avvelenano i loro oppositori», aveva scritto Rowling.

Infine, J.K. Rowling è da anni accusata di transfobia a causa di diverse dichiarazioni su questioni di genere rilasciate pubblicamente, ma in un’intervista del 2022 alla giornalista Suzanne Moore aveva precisato di non essersi mai sentita “cancellata”.

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