Questo documento non prova la presenza di ossido di grafene nel vaccino Pfizer - Facta
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Questo documento non prova la presenza di ossido di grafene nel vaccino Pfizer

Il 20 marzo 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare le informazioni contenute in un tweet pubblicato il 17 marzo da Barbara Balanzoni, medico anestesista radiata nel 2022 dall’Ordine dei medici di Venezia per aver espresso «in maniera violenta, aggressiva, volgare ed intimidatoria posizioni antivacciniste prive di evidenze scientifiche e contro la gestione sanitaria della pandemia», secondo quanto stabilito da una commissione disciplinare istituita dall’ordine.

Il tweet riporta un documento intestato all’azienda farmaceutica Pfizer e intitolato Structural and Biophysical Characterization of SARS-CoV-2 Spike Glycoprotein (P2 S) as a Vaccine Antigen (in italiano: “Caratterizzazione strutturale e biofisica della glicoproteina Spike SARS-CoV-2 (P2 S) come antigene del vaccino”), che a pagina 7 contiene le parole “ossido di grafene”, sottolineate a penna dall’autrice del tweet. Il contenuto è accompagnato dal commento “Voi che leggete?” ed è stato diffuso sui social media come la presunta prova della presenza di ossido di grafene dei vaccini prodotti da Pfizer. 

Si tratta di un contenuto presentato senza il contesto necessario alla sua comprensione, che veicola una notizia falsa.

Innanzitutto, l’ossido di grafene è un materiale a base di carbonio derivato dalla comune grafite e che, secondo le teorie diffuse sui social network, causerebbe seri danni alla salute e avrebbe anche proprietà magnetiche. Come abbiamo chiarito in diverse circostanze, tuttavia, questa sostanza non è presente in alcun vaccino oggi in circolazione ed è solo debolmente magnetico. La sua tossicità è ancora oggetto di studi, ma la maggior parte delle ricerche concordano nello stabilire che un basso dosaggio non provoca alcun danno all’organismo umano.

Il documento citato nel tweet oggetto della segnalazione è liberamente consultabile a questo link ed è uno studio di Pfizer che approfondisce la struttura della proteina Spike, antigene prodotto attraverso i vaccini Covid che istruisce il sistema immunitario a riconoscere la stessa proteina sulla superficie del virus Sars-Cov-2 e dunque a neutralizzare il virus stesso. A pagina 7 del documento viene effettivamente menzionato l’ossido di grafene, ma non tra le componenti di un vaccino.
Il paragrafo in questione è infatti tra quelli dedicati ai «materiali e metodi» utilizzati nell’analisi di laboratorio. Tra i diversi metodi di analisi, si fa riferimento a «griglie d’oro Quantifoil R1.2/1.3 300 mesh da poco ricoperte di ossido di grafene», ovvero a una pellicola di carbonio in grado di trattenere campioni di sostanze biologiche e di favorirne l’ingrandimento attraverso un microscopio. Tale pellicola viene ricoperta da ossido di grafene. Al contrario di quanto sostiene il tweet in oggetto, tale sostanza non è stata utilizzata per la produzione di vaccini, ma solo in uno dei metodi per le analisi.

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