No, la Svizzera non ha obbligato McDonald’s a «svelare gli additivi usati in Europa» - Facta
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No, la Svizzera non ha obbligato McDonald’s a «svelare gli additivi usati in Europa»

Il 7 giugno 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto via WhatsApp una segnalazione che chiedeva di verificare un video che circola su TikTok. Nel filmato c’è un’immagine con il simbolo della famosa catena di ristoranti fast food McDonald’s e un testo che recita: «La Svizzera costringe McDonald a svelare gli additivi usati in Europa – ecco la lista». 

Sempre nell’immagine presente nel video sono elencati i codici di alcuni additivi alimentari e le conseguenze che questi avrebbero sulla salute, che vanno da «reazioni ipersensibili, allergie» e cancro fino a «problemi intestinali» e «macchie della pelle». 

Si tratta di una notizia falsa, che circola online almeno dal 2014 e che ciclicamente torna a diffondersi. 

Prima di tutto: gli additivi alimentari sono sostanze utilizzate per la preparazione e la conservazione di prodotti destinati all’alimentazione. Queste sostanze svolgono funzioni come colorare, dolcificare o, appunto, conservare. 

La legislazione svizzera relativa alla sicurezza alimentare è basata su diverse leggi e regolamenti. Nel 2013 per esempio il Dipartimento federale dell’interno ha emesso un’ordinanza che regola gli additivi ammessi nelle derrate alimentari e stabilisce le norme e i requisiti per l’utilizzo di additivi alimentari nel Paese per garantire la sicurezza degli alimenti e la protezione dei consumatori. 

Nonostante la Svizzera non sia uno stato membro dell’Unione europea, nel video si legge che McDonald’s sarebbe stata obbligata a svelare gli additivi «usati in Europa». Anche questa informazione non può essere vera in quanto la legislazione europea in materia di additivi alimentari è caratterizzata da numerosi regolamenti che rendono obbligatorio esibire l’elenco degli ingredienti di ogni alimento, compresi gli additivi alimentari, e questi regolamenti sono in vigore da diversi anni.  La principale normativa che disciplina l’utilizzo degli additivi alimentari nell’Unione Europea è il regolamento numero 1333 del 2008 che stabilisce disposizioni sulle autorizzazioni, l’uso e l’etichettatura degli additivi alimentari e fornisce una lista degli additivi autorizzati specificando le loro funzioni, limiti massimi di utilizzo e condizioni di impiego. 

L’etichettatura che riguarda gli additivi alimentari è disciplinata dal regolamento numero 1169 del 2011. Questa normativa stabilisce che gli additivi devono essere chiaramente indicati sull’etichetta degli alimenti, specificando il loro nome o il numero di identificazione (codice E) e, se del caso, eventuali avvertenze o restrizioni d’uso.

La legislazione europea richiede che gli additivi alimentari siano soggetti a una valutazione scientifica approfondita da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) prima di essere autorizzati. L’Efsa esamina i dati disponibili sulla sicurezza degli additivi alimentari e stabilisce i livelli di assunzione giornaliera accettabili per ciascuna sostanza, considerando la popolazione generale e particolari gruppi sensibili, come i bambini.

Infine, McDonald’s rende disponibili tutti gli ingredienti dei suoi prodotti, compresi gli additivi alimentari contenuti nei vari prodotti. 

È possibile, quindi, affermare che gli additivi alimentari sono sostanze testate e considerate sicure per un uso moderato e che sia in Svizzera che nell’Unione europea il loro utilizzo è regolamentato da anni. Non è una novità recente che riguarda solo McDonald’s. 

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