No, l’Australia non ha utilizzato «attori di crisi» per spingere le persone a vaccinarsi contro la Covid-19 - Facta
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No, l’Australia non ha utilizzato «attori di crisi» per spingere le persone a vaccinarsi contro la Covid-19

Il 12 giugno 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un contenuto video (della durata di quasi due minuti) pubblicato su Twitter e intitolato “Covid actors”. Nel filmato, un uomo che si presenta come Paul Barry, conduttore del programma televisivo Media Watch, spiega che sui social media sarebbero emersi dubbi sull’autenticità di filmati diffusi dal ministero della Salute del Nuovo Galles del Sud, in Australia, e trasmessi da diverse emittenti. Questi video mostrano tre pazienti ricoverati in ospedale per Covid-19 che mettono in guardia sulla pericolosità del nuovo coronavirus Sars-CoV-2. L’uomo in video afferma che alcuni utenti avrebbero scoperto che le tre persone riprese in realtà erano attori pagati che fingevano di avere la Covid-19.

L’autore del tweet, commentando il video condiviso, ha scritto che l’Australia avrebbe così utilizzato dei crisis actor per diffondere la paura e spingere alla vaccinazione anti-Covid. Con le parole crisis actor si fa riferimento a persone che durante un’esercitazione di emergenza impersonificano una vittima di un disastro. Come abbiamo spiegato in un approfondimento, questo termine viene tuttavia utilizzato da anni all’interno del gergo complottista globale per alimentare teorie alternative infondate, sostenendo ad esempio che alcuni eventi drammatici verificatisi in precedenza sono in realtà delle messe in scena perché le vittime sarebbero degli attori. 

Il video oggetto di analisi è modificato e veicola una notizia falsa. 

Innanzitutto, l’uomo che si vede nel video si chiama realmente Paul Barry. Barry è un giornalista investigativo che conduce Media Watch, programma televisivo di analisi dei media e opinioni politiche in onda sulla tv pubblica australiana Australian Broadcasting Corporation (ABC). 

Anche il filmato in questione è reale, ma è stato tagliato e diffuso sui social network alterandone il suo reale significato. 

Il video intero (che dura 3 minuti e 58 secondi) è stato mandato in onda da ABC il 6 settembre 2021. Non si tratta quindi una video attuale. Nella prima parte della clip, Barry raccontava una teoria del complotto che si era diffusa all’epoca sui social network in Australia. Secondo questa tesi, spiegava il giornalista, tre pazienti ricoverati per Covid-19 al Concord Hospital di Sydney, le cui immagini erano state diffuse da varie emittenti del Paese, erano in realtà degli attori pagati per impaurire le persone a casa sugli effetti del nuovo coronavirus Sars-CoV-2. Il video oggetto della nostra analisi riporta solo questa parte. Tuttavia, nel resto del filmato Barry spiegava che questa teoria era, invece, del tutto infondata, dimostrando con prove ed evidenze che i pazienti ripresi non erano attori, ma persone realmente malate e ricoverate per la Covid-19. Questo caso di disinformazione è stato trattato da diversi siti di fact-checking internazionali.

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