No, uno studio non ha dimostrato che i ventilatori meccanici hanno ucciso i pazienti da Covid-19 - Facta
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No, uno studio non ha dimostrato che i ventilatori meccanici hanno ucciso i pazienti da Covid-19

Il 22 maggio 2023 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge che un «nuovo studio» avrebbe dimostrato «scientificamente» che non sarebbe stata la Covid-19 «a uccidere tutte quelle persone». La causa dei decessi, si legge ancora, sarebbe da individuare nei ventilatori meccanici, utilizzati nelle terapie intensive sui pazienti Covid-19, che avrebbero causato «infezioni secondarie da polmonite!».

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia infondata.

Partiamo dalla fonte delle falsa informazione diffusa dal post oggetto di analisi. La notizia in questione è stata originariamente pubblicata il 13 maggio 2023 da The People’s Voice, precedentemente conosciuto come NewsPunch, sito noto per diffondere notizie false e infondate su svariate tematiche

Vediamo ora il contenuto in questione. L’articolo di The People’s Voice (e di conseguenza il post su Facebook) cita uno studio di alcuni ricercatori della Northwestern University (con sede nello Stato dell’Illinois, Stati Uniti) e pubblicato il 23 aprile 2023 sul Journal of Clinical Investigation (JCI), rivista medica incentrata sulla ricerca biomedica.

Come si legge nello studio, i ricercatori hanno voluto determinare il contributo di un trattamento infruttuoso della polmonite associata al ventilatore (VAP) alla mortalità dei pazienti con polmonite grave durante la loro degenza in terapia intensiva. La VAP è un’infezione polmonare che può svilupparsi in una persona attaccata a un ventilatore. Come spiegano i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) – l’agenzia di salute pubblica statunitense – in certi casi può infatti verificarsi un’infezione se, mentre un paziente è attaccato a un ventilatore per poter respirare, i germi entrano attraverso il tubo e penetrano nei polmoni. 

I ricercatori hanno così esaminato 585 pazienti ventilati meccanicamente ricoverati per  polmonite grave e insufficienza respiratoria, 190 dei quali con la Covid-19. L’analisi quindi non si è concentrata solo sui pazienti che presentavano un’infezione da Sars-CoV-2. Lo studio ha concluso che per tutti i pazienti, compresi quelli malati di Covid-19, il trattamento senza successo della VAP era associato a una mortalità più elevata. Dunque, una polmonite secondaria che non può essere curata contribuisce alla morte dei pazienti in terapia intensiva.

Questo però non significa che i ventilatori sono responsabili di queste morti, ha dichiarato  a diversi siti di fact-checking Benjamin Singer, professore associato di medicina presso la Northwestern University e tra gli autori dello studio: «Questi sono tutti pazienti che sarebbero morti se non fossero stati attaccati a un ventilatore meccanico. Non puoi essere a rischio di polmonite secondaria da ventilatore se sei morto». Singer ha concluso che «Non è il ventilatore la causa della morte», ma che «Il ventilatore è stato di grande supporto vitale per questi pazienti. Alla fine è stata la Covid-19 a ucciderli».

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