No, uno «studio europeo» non ha concluso che i vaccini anti-Covid «causano danni cerebrali a lungo termine» - Facta
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No, uno «studio europeo» non ha concluso che i vaccini anti-Covid «causano danni cerebrali a lungo termine»

L’11 maggio 2023 è stato pubblicato su Facebook lo screenshot di un articolo del 9 maggio intitolato “Uno studio europeo conclude che i vaccini COVID causano ‘danni cerebrali a lungo termine’”. Nel post oggetto di analisi è presente anche un link che rimanda alla fonte di questa presunta notizia: The People’s Voice.

Si tratta di un contenuto fuorviante, che veicola una notizia falsa. Vediamo perché.

Innanzitutto è utile precisare che The People’s Voice, precedentemente conosciuto come NewsPunch, è un sito noto per diffondere notizie false e infondate su svariate tematiche

L’articolo di The People’s Voice riportato nel post in questione cita un studio in preprint – cioè una versione preliminare di un paper scientifico, pubblicata online prima della verifica paritaria –, di ricercatori in Germania e in Danimarca pubblicato il 5 aprile 2023 su BioRxiv, archivio online gratuito di articoli scientifici preprint. Secondo quanto riportato dal sito, lo studio avrebbe rivelato che «le proteine ​​​​spike della vaccinazione a mRna anti-Covid infestano il tessuto cerebrale delle persone vaccinate». 

Precisiamo che la proteina Spike è la proteina che forma la “corona” del virus Sars-CoV-2 ed è utilizzata dal virus per entrare nelle cellule dell’organismo, dove poi si riproduce. I vaccini anti-Covid a mRna inducono una risposta nell’organismo che blocca la proteina Spike, impedendo l’infezione delle cellule. In questo approfondimento abbiamo spiegato perché sono stati utilizzati i vaccini a mRna contro la Covid-19.

Chiarito questo, passiamo allo studio in questione. Il paper – intitolato “SARS-CoV-2 Spike Protein Accumulation in the Skull-Meninges-Brain Axis: Potential Implications for Long-Term Neurological Complications in post-Covid-19” (in italiano, “Accumulo di proteine ​​Spike SARS-CoV-2 nell’asse cranio-meningi-cervello: potenziali implicazioni per complicanze neurologiche a lungo termine nel periodo post-Covid-19”) – non ha analizzato le conseguenze della vaccinazione anti-Covid, ma la presenza e la distribuzione della proteina Spike dopo l’infezione da virus Sars-CoV-2 nell’asse cranio-meningi-cervello.

Contattato dai colleghi di Associated Press, uno degli autori dello studio in questione, Ali Ertürk, direttore dell’Istituto di ingegneria dei tessuti e medicina rigenerativa, che fa parte dell’Helmholtz Center Munich in Germania, ha confermato che nel loro studio non sono state fatte analisi che riguardano il vaccino. Ertürk ha spiegato invece che il loro paper ha rivelato l’accumulo della proteina Spike, dopo l’infezione del virus, «nel midollo cranico, nelle meningi cerebrali e nel parenchima cerebrale, che può contribuire ai cambiamenti nel cervello e può spiegare i sintomi neurologici associati alla Covid-19».

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