La Germania non ha un’evasione fiscale più alta dell’Italia - Facta
TOP

La Germania non ha un’evasione fiscale più alta dell’Italia

Il 25 luglio 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare l’articolo intitolato “Evasione fiscale: la Germania evade molto di più dell’Italia ma nessuno ne parla!” pubblicato il 31 ottobre 2019 dal sito web Newslavoro.com. Secondo quanto riportato, «l’evasione fiscale in Germania (anno 2017)» sarebbe pari a 336 miliardi di euro, mentre «l’evasione fiscale in Italia (anno 2015)» equivarrebbe a 207 miliardi di euro. Le fonti sarebbero rispettivamente «IAW, Forbes/Statista» e «ISTAT».

Si tratta di una notizia imprecisa. 

Innanzitutto precisiamo che l’evasione fiscale contributiva è il mancato pagamento del fisco da parte dei cittadini di uno Stato. In Italia, questo fenomeno è calcolato attraverso il tax gap, ovvero la differenza tra ciò che i contribuenti dovrebbero versare e ciò che viene realmente versato. 

Ora passiamo al contenuto riportato dall’articolo di Newslavoro.com. La fonte del dato sulla Germania è l’articolo “The Countries With The Largest Shadow Economies” (in italiano, “I Paesi con la più grande economia non osservata”) pubblicato a febbraio 2017 dalla rivista statunitense di economia Forbes. In questo articolo si parla di «shadow economy», in italiano “economia non osservata”, ovvero le attività economiche di mercato che, per motivi diversi, sfuggono all’osservazione diretta della statistica ufficiale e pongono problemi particolari nella loro misurazione. Questa comprende, essenzialmente, l’economia sommersa e quella illegale. Il primo termine comprende la sottodichiarazione del valore aggiunto (IVA), il lavoro irregolare, gli affitti in nero e le mance. L’economia illegale, invece, riguarda le attività di produzione di beni e servizi la cui vendita, distribuzione o possesso sono proibite dalla legge, e quelle che, pur essendo legali, sono svolte da operatori non autorizzati.

Forbes, al contrario di quanto riportato da Newslavoro.com, non cita mai l’evasione fiscale. L’economia non osservata e l’evasione fiscale, seppur siano due fenomeni economici e fiscali collegati tra loro (l’economia sommersa, che fa parte dell’economia non osservata, è una determinante dell’evasione fiscale), non sono la stessa cosa.

I dati citati su Newslavoro.com quindi non si riferiscono all’evasione fiscale, bensì all’economia non osservata. Per quanto riguarda invece l’evasione fiscale, nel 2015 in Italia ammontava a 106.1 miliardi di euro. Per avere un numero più preciso, che tenga dunque conto dell’andamento dell’inflazione e dell’economia del Paese, l’evasione fiscale viene espressa in rapporto al valore del Prodotto interno lordo (PIL). In Italia, nel 2015, era pari al 4,9 per cento del PIL. L’ultimo dato disponibile è quello del 2019, quando l’evasione fiscale e contributiva ha raggiunto il valore di 99,2 miliardi di euro, pari al 4,1 per cento del PIL.

Come suggerito dai colleghi di Pagella Politica, però, ogni Paese ha imposte specifiche e adotta metodi diversi per quantificare a quanto ammonta l’evasione fiscale. Fare un paragone tra due Paesi, soprattutto prendendo in considerazione due anni diversi, porta a conclusioni imprecise. Il ministero delle Finanze tedesco (BMF), ad esempio, non pubblica rapporti che stimano l’evasione fiscale in valori assoluti, o in rapporto al PIL, al contrario dell’Italia, ma si basa sull’evasione fiscale intercettata. Ogni anno, infatti, redige il documento “Procedimento per reati e illeciti tributari” che indica i risultati delle indagini fiscali nelle singole federazioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Frankfurter allgemeine zeitung, «la somma delle tasse evase determinate nelle sentenze e nelle ordinanze penali del 2020 ammonta a 1,25 miliardi di euro. Questo dato è stato significativamente più alto rispetto agli anni precedenti: nel 2019 la somma era stata di 745 milioni di euro, nel 2018 di 907 milioni di euro e nel 2017 di 1,21 miliardi di euro».

A livello europeo è comunque possibile fare un paragone di evasione dell’IVA tra i Paesi membri. La Commissione europea, infatti, pubblica le stime di questo fenomeno realizzate dal Center for Social and Economic Research (Case), un istituto di ricerca indipendente e senza scopo di lucro. Secondo i dati più aggiornati, nel 2019 l’Italia era stato il quinto Paese dell’Ue (pag. 28) con l’evasione dell’IVA più alta, ovvero il 21,3 per cento del totale, mentre quella della Germania era stata pari all’8,8 per cento.

Print Friendly, PDF & Email

Ti è piaciuto l'articolo?

Lascia un commento

× WhatsApp