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Questa non è la carta d’identità dell’uomo che in auto ha travolto la folla a Mannheim

Questa non è la carta d’identità dell’uomo che in auto ha travolto la folla a Mannheim

4 marzo 2025
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  • Il 3 marzo sono iniziate a circolare su X e Facebook le foto dei documenti di identità di un uomo di «Hajj Alì Ayman» accusato da diversi utenti di essere l’uomo che Mannheim ha travolto con un’auto una folla di persone, uccidendo due persone.
  • I documenti non appartengono al vero sospettato, come confermato dalla polizia di Mannheim. 
  • L’uomo arrestato dalla polizia ha 40 anni, ha origini tedesche e si chiama Alexander S. 

Il 4 marzo 2025 è stata condivisa su Facebook la carta d’identità tedesca di un uomo chiamato «Hajj Alì Ayman», nato nel 1991 a Heidelberg in Germania. Quest’uomo, secondo l’autore del post, sarebbe la persona che il 3 marzo 2025 ha travolto con un’auto una folla di persone a Mannheim, in Germania, causando due morti e più di venti feriti. Subito dopo, la polizia ha arrestato un uomo tedesco di 40 anni, come riportato dalla stampa tedesca.

«Ci prendono anche per il c**o. L’attentatore tedesco dell’ultradestra sarebbe tale Hajj Alì Ayman», commenta ancora l’autore, alludendo al fatto che il nome “Hajj Alì Ayman” non sia di origine tradizione tedesca e mettendo in dubbio quanto riportato dalla stampa.

Il post diffonde una notizia falsa.

La carta d’identità associata al presunto responsabile, insieme alla patente di guida, è stata inizialmente diffusa il 3 marzo 2025 da un account X chiamato «Baronen af Øresund», che nella biografia riporta di essere un «oppositore del socialismo, dell’immigrazione di massa e dei regimi totalitari». Quei documenti poi sono stati rilanciati (anche separatamente) da vari account e siti online, tra cui Pravda.DE, che appartiene a una rete «strutturata e coordinata» di 193 siti che diffondono propaganda russa in Europa e negli Stati Uniti. 

Come avvertito dalla polizia di Mannheim, tramite post social, i documenti in questione non appartengono tuttavia al vero sospettato. 

In base alle prime ricostruzioni della procura della Repubblica di Mannheim, il sospettato è infatti un uomo tedesco di 40 anni della Renania-Palatinato, uno dei sedici stati federati della Germania, con precedenti penali identificato con il nome «Alexander S». Al momento, fa sapere sempre la procura, non ci sono indizi di altri sospettati e il movente non è ancora chiaro, anche se è stato escluso quello politico.

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