Questi numeri sugli arresti cardiaci non dimostrano la pericolosità dei vaccini anti-Covid - Facta
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Questi numeri sugli arresti cardiaci non dimostrano la pericolosità dei vaccini anti-Covid

Il 9 agosto 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un post pubblicato su Facebook il 21 aprile 2023. Nel post in questione si legge «Vediamo se così è più chiaro: in Piemonte arresti cardiaci nel 2015 casi 805; nel 2022 casi 9.273 e in tutta Italia 857.000 i malori improvvisi».

Il contenuto fa parte di uno specifico filone della disinformazione antivaccinista, analizzato più volte dalla redazione di Facta.news, che sostiene in maniera infondata che i vaccini anti-Covid avrebbero provocato un aumento di «malori improvvisi» o morti improvvise tra le persone vaccinate.

Innanzitutto, il primo dato citato nel post oggetto di analisi è presente in un documento intitolato “Report annuale Arresti Cardiaci – 2015”, redatto dal Gruppo tecnico regionale per l’emergenza intraospedaliera e dal Centro di monitoraggio della Regione Piemonte. Il dato, si legge, è riferito esclusivamente agli arresti cardiaci documentati (805) su oltre 386 mila ricoveri ordinari in quell’anno negli ospedali e nelle strutture sanitarie regionali. Il documento si inserisce ​​nel programma regionale per l’emergenza intraospedaliera che punta a prevenire «gli arresti cardiaci, ridurre l’incidenza di gravi eventi avversi, i ricoveri inattesi o inappropriati in terapia intensiva e di conseguenza le morti evitabili», ha spiegato la Regione nel sito ufficiale. Non è quindi corretto sostenere che il dato in questione mostra in generale gli arresti cardiaci in Piemonte nel 2015, come erroneamente sostenuto  nel post in esame.

Passiamo al secondo dato. Il numero è stato pubblicato in un comunicato stampa il 15 aprile 2023 da Azienda sanitaria zero, ente del servizio sanitario della Regione Piemonte istituito nel 2021 con l’obiettivo di ottimizzare i servizi sanitari regionali. Nel comunicato si legge che il dato (9.723) si riferisce agli interventi in Piemonte del 118 per i casi di arresto cardiaco verificatisi nel 2022. Nel testo l’ente regionale ha precisato che «l’arresto cardiaco improvviso, in molti casi, è il primo esordio di una malattia cardiovascolare latente che non ha mai dato segni di sé al paziente» e comunicato di aver distribuito «33 nuovi massaggiatori meccanici automatici che andranno ad operare sulle ambulanze del Sistema 118 Regionale». In nessuna parte del comunicato stampa di Azienda sanitaria zero il dato degli arresti cardiaci nel 2022 viene collegato alle vaccinazioni anti-Covid. 

Inoltre, è importante precisare che il dato sui casi di arresti cardiaci nel 2015 negli ospedali regionali e il numero di interventi per arresto cardiaco nel 2022 da parte del 118 in tutto il Piemonte non possono essere confrontati perché misurano fenomeni differenti e coinvolgono ordini di grandezza diversi. Nel primo caso, infatti, la base di analisi sono i ricoveri ordinari nelle strutture sanitarie regionali. Nel secondo, invece, gli interventi del 118 in Piemonte si riferiscono all’intera popolazione regionale, cioè più di 4 milioni di persone. È normale quindi che i dati del 2015 siano nettamente inferiori a quelli del 2022. 

Infine, come abbiamo ricostruito su Facta.news in precedenza, il dato riportato nel post oggetto di analisi secondo cui in Italia nel 2022 si sarebbero registrati 857 mila «malori improvvisi» è del tutto infondato. È utile notare, infatti, che i decessi totali registrati ufficialmente dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) nel 2022 sono stati 713.499. È quindi impossibile che nel 2022 le sole morti in Italia per «malore improvviso» siano state più di 800 mila. Inoltre l’Istat non pubblica dati sui «malori improvvisi» in quanto si avvale della Classificazione internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati (Icd-10) che non contempla alcun codice specifico per le morti causate, appunto, «da malore improvviso».

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