Non tutto lo zucchero viene prodotto utilizzando resti animali - Facta
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Non tutto lo zucchero viene prodotto utilizzando resti animali

Aggiornamento: Il 25 agosto 2023 il titolo di questo articolo è stato modificato per marcare ulteriormente la differenza nel processo di produzione tra zucchero di canna e zucchero di barbabietola.

Il 21 agosto 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un video pubblicato su Facebook il 16 agosto 2023 da Daniele Paci, un agronomo e divulgatore che condivide contenuti relativi all’alimentazione. Lo stesso contenuto è stato diffuso anche su TikTok. 

Nel video, Paci dichiara che lo zucchero non è adatto a vegetariani e a vegani poiché questo verrebbe raffinato utilizzando carbone attivo ottenuto da ossa di origine animale. Secondo l’agronomo, questa tecnica ha avuto origine da uno zuccherificio belga che nel diciannovesimo secolo produceva zucchero tramite carbone attivo ottenuto dalle ossa di soldati dissotterrati dopo essere morti nella battaglia di Waterloo, combattimento che segnò la definitiva sconfitta di Napoleone Bonaparte per mano degli eserciti britannico, olandese, tedesco e prussiano.

Si tratta di una notizia imprecisa.

La storia raccontata da Paci è descritta in un articolo pubblicato dal Daily Mail, un giornale di cronaca britannico. Secondo il quotidiano non sarebbe stato possibile ritrovare i corpi dei soldati caduti nel corso della battaglia di Waterloo poiché questi sarebbero stati riesumati al fine di convertire le ossa in carbone, che veniva usato, appunto, per raffinare lo zucchero. Secondo l’archeologo scozzese Tony Pollard, in realtà le ossa sono state utilizzate come concime, dato che sono un’importante fonte di fosfato, cioè un minerale molto importante per la crescita delle piante. Tuttavia, non esiste una versione ufficiale di questo fatto, che rimane tuttora un mito.

Indipendentemente dalla storia che riguarda i resti dei soldati morti nella battaglia di Waterloo, oggi lo zucchero bianco è un alimento che si ottiene dalla canna o dalla barbabietola da zucchero. Da queste coltivazioni si ottiene uno sciroppo, ricavato dalla  spremitura dei succhi, che viene cristallizzato nei granuli che conosciamo. Ma non viene utilizzato in alcun modo il carbone ottenuto da ossa umane per raffinare lo zucchero.. 

Secondo la Sugar knowledge international Ltd (Skil), compagnia britannica leader nel settore delle tecnologie alimentari per la produzione di zucchero, lo sbiancamento dello zucchero di canna richiederebbe invece un processo chimico di filtraggio che utilizza ossa di animali. Secondo l’azienda, in questo processo non viene utilizzato carbone attivo vegetale derivante dal legno poiché troppo fragile e inadatto al procedimento industriale. Al contrario, la barbabietola da zucchero non necessita di questo processo, dato che è naturalmente un cristallo bianco. Anche l’associazione animalista statunitense Peta, impegnata da anni nel difendere i diritti degli animali, spiega come solo la canna da zucchero avrebbe bisogno di un procedimento di filtrazione tramite ossa di animali per fornire all’alimento il suo caratteristico colore bianco, particolare che lo rende non adatto a vegetariani e vegani.

Negli Stati Uniti, il dipartimento dell’Agricoltura (Usda) ha stabilito che i prodotti definiti organic, cioè biologici, non possono essere prodotti tramite utilizzo di derivati animali come ad esempio il carbone ottenuto da ossa animali. In modo simile, nel 2021 l’Unione Europea si è dotata di una lista di ingredienti biologici che non contempla le ossa animali e di una etichettatura specifica per questo genere di prodotti. In questo modo il consumatore, scegliendo prodotti biologici, è consapevole che nessun animale è stato utilizzato per produrre quello zucchero. 

Sempre in Europa, inoltre, per produrre lo zucchero vengono utilizzate le sole barbabietole e non la canna da zucchero che, come avevamo accennato, non hanno bisogno del procedimento di filtraggio che implica l’utilizzo di ossa animali. Oggi, inoltre, esistono nuove tecnologie che possono sostituire l’utilizzo di animali per raffinare lo zucchero, come ad esempio resine a scambio ionico che sono in grado di decolorare lo zucchero di canna. 

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