La Francia non ha vietato l’uso del Nurofen, ma ne ha sconsigliato l’utilizzo - Facta
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La Francia non ha vietato l’uso del Nurofen, ma ne ha sconsigliato l’utilizzo

Il 18 novembre 2023 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un video pubblicato su TikTok due giorni prima. Nel filmato è presente l’immagine della confezione di un farmaco chiamato «NUROFEN COLD & FLU PE» e in sovrimpressione la scritta «in Francia hanno vietato questo farmaco causa ictus e infarto». Lo stesso contenuto circola anche su Facebook.

Si tratta di una notizia imprecisa.

L’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei medicinali (Ansm) ha pubblicato il 22 ottobre 2023 un comunicato in cui raccomanda ai cittadini di evitare l’uso di farmaci vasocostrittori a base di pseudoefedrina (un potente decongestionante nasale) per alleviare i sintomi del raffreddore. L’Ansm, infatti, sostiene che il loro uso possa causare un «rischio molto basso» di «infarto del miocardio e ictus». 

L’Agenzia francese ha quindi sconsigliato l’uso di questo farmaci, ma non li ha vietati. La sua decisione si basa, si legge ancora nel comunicato, su dati recenti provenienti da database di farmacovigilanza e letteratura medica. Queste fonti riportano casi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (Pres) e sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (Rcvs) – due condizioni che colpiscono i vasi sanguigni del cervello – dopo l’assunzione di un vasocostrittore orale contenente pseudoefedrina. 

La gravità degli incidenti verificatisi, motiva l’Ansm, «e la persistenza dei casi, unite alla natura non essenziale dei vasocostrittori, inducono l’Ansm a sconsigliarne l’uso». Tra i farmaci sconsigliati è compreso il Nurofen.

Questo genere di raccomandazioni non sono una novità. Già in passato l’Agenzia francese aveva precisato che il raffreddore guarisce spontaneamente in 7-10 giorni senza bisogno di alcun medicinale, invitando le persone a prestare attenzione prima di assumere qualsiasi farmaco vasocostrittore.

Inoltre, lo scorso febbraio l’Ansm aveva avvertito l’Agenzia europea del farmaco (EMA) dei possibili rischi di patologie dei vasi sanguigni del cervello collegati a farmaci per il raffreddore contenenti pseudoefedrina. A seguito di questa segnalazione, il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (Prac) dell’EMA ha avviato una valutazione sulla sicurezza dei farmaci in questione. Una volta ottenuti i risultati della valutazione, l’Unione europea deciderà se questo tipo di farmaco potrà restare disponibile sul mercato europeo, dovrà essere sospeso o ritirato.

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