Il 14 novembre 2023 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsaApp che chiedeva di verificare un’immagine pubblicata il 20 settembre su Facebook. Nell’immagine è presente un testo scritto a penna che recita: «questa mattina alle poste di Pistoia un pensionato ha avuto un aumento sulla pensione di 3,85 euro pari a 46,2 euro l’anno. A un extracomunitario danno 45 euro al giorno, pari a 1350 euro il mese, paria 16,200 euro l’anno. Ne vogliamo parlare???».
Si tratta di un contenuto fuorviante che veicola una notizia falsa.
Innanzitutto precisiamo che lo stesso contenuto circola sui social network almeno dal 2015. Otto anni fa le regole riguardanti l’aumento delle pensioni erano differenti rispetto alle normative attuali. Inoltre, non conoscendo la specifica situazione previdenziale del presunto pensionato citato nel post oggetto di analisi è difficile verificare il valore effettivo dell’aumento della pensione.
La questione dei presunti 45 euro dati dallo Stato italiano alle persone extracomunitarie che arrivano in Italia è invece un mito infondato di cui ci siamo già occupati in passato. Come spiegato dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), la falsa notizia nasce dall’importo che il ministero dell’Interno nel 2015 ha calcolato come spesa media quotidiana per i costi di gestione ordinaria dell’accoglienza, ovvero 45 euro per le persone migranti minorenni accolte dai Comuni italiani e 30-35 euro per gli adulti. Attualmente la cifra stimata per l’accoglienza degli adulti è la stessa, mentre quella destinata ai minori non accompagnati è stata aumentata nel 2022 a 60 euro.
Questi importi tuttavia non vengono dati direttamente alle persone migranti accolte in Italia, ma vengono erogati dal ministero dell’Interno agli enti locali nell’ambito del sistema di accoglienza e integrazione (SAI) e servono a coprire le spese relative a servizi di identificazione, di pulizia personale e dell’ambiente, di mediazione linguistica e culturale, di erogazione di pasti e fornitura di beni di prima necessità (come lenzuola e vestiti). Ai richiedenti asilo spetta invece solo il cosiddetto pocket money – ovvero 2,50 euro al giorno fino a un massimo di 7,50 euro per nucleo familiare – e una singola scheda telefonica di 5 euro.
Non è vero, dunque, che le persone che fanno richiesta di asilo in Italia ricevono in totale «16,200 euro l’anno» dallo Stato, come erroneamente affermato nel post oggetto della nostra analisi.