L’obbligo vaccinale nelle scuole non è stato reintrodotto in queste ore, ma nel 2017 - Facta
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L’obbligo vaccinale nelle scuole non è stato reintrodotto in queste ore, ma nel 2017

Il 28 febbraio 2024 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un video pubblicato il 10 febbraio 2024 su TikTok. Nel filmato si vede un uomo chiedere se «la notizia dell’obbligo vaccinale a scuola con certificato vaccinale l’avete sentita?». Compare poi in sovraimpressione un filmato in cui Beatrice Lorenzin, ex deputata e già ministra della Salute, spiega come funziona l’obbligo vaccinale nelle scuole. Il filmato si conclude con una dichiarazione dell’uomo: «Se non ci svegliamo adesso, non ci svegliamo più. Ci sarà la pace eterna per questi bambini». 

Secondo questa persona, dunque, sarebbe stato recentemente introdotto l’obbligo vaccinale nelle scuole, e questo sarebbe un danno perché i vaccini non sarebbero sicuri. 

Si tratta di una notizia vecchia, presentata in maniera fuorviante, cioè senza il contesto necessario alla sua comprensione.

Il video in cui appare Beatrice Lorenzin risale infatti al 19 maggio 2017, quando l’allora ministra della Salute rispose alle domande dei giornalisti a seguito della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. Quel giorno il governo, su proposta del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e della ministra della Salute Beatrice Lorenzin, aveva approvato il decreto-legge n.73 contenente «misure urgenti in materia di prevenzione vaccinale» e pubblicato a giugno 2017 in Gazzetta ufficiale. Secondo questo decreto-legge «per i minori di età compresa tra zero e sedici anni sono obbligatorie e gratuite» dodici vaccinazioni, ad esempio anti-varicella, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse. Queste vaccinazioni, si legge nel testo, «possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute». Inoltre, «in caso di mancata osservanza dell’obbligo vaccinale», i genitori andranno incontro a una «sanzione amministrativa pecuniaria da euro cinquecento a euro settemilacinquecento».

Il ministero della Salute aveva poi pubblicato una circolare sulle indicazioni operative per l’attuazione del decreto-legge in questione. Per rendere effettivo l’obbligo vaccinale, si legge nella circolare, «i dirigenti scolastici all’atto dell’iscrizione» a scuola «del minore di età compresa tra zero e sedici anni» devono richiedere ai genitori la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie, oppure l’esonero, o «la presentazione di formale richiesta di vaccinazione all’azienda sanitaria locale territorialmente competente». Come spiegato all’epoca in conferenza stampa dalla stessa Lorenzin, se non si rispetta l’obbligo di vaccinazione i bambini da 0 a 6 anni non potranno entrare a scuola, mentre per i bambini/ragazzi 6 ai 16 anni scattano una serie di misure diverse: il dirigente scolastico farà una segnalazione all’azienda sanitaria locale (ASL), la quale contatterà la famiglia e darà un arco di tempo nel quale effettuare la vaccinazione al proprio figlio. Se i genitori dovessero rifiutare la vaccinazione, ci saranno una serie di sanzioni. 

Nella circolare si spiegava che la decisione di reintrodurre l’obbligo vaccinale, abrogato nel 1999, era stata presa perché «a partire dal 2013 si è registrato un progressivo trend in diminuzione del ricorso alle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate» e «tale fenomeno ha determinato un calo della copertura vaccinale al di sotto del 95%, soglia raccomandata dall’OMS per la c.d. “immunità di gregge”, per proteggere, cioè, indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non possono essere vaccinati». 

Precisiamo infine che, come spiegato dall’Istituto superiore della sanità (ISS) i vaccini sono «il miglior modo che i genitori hanno per proteggere i propri figli da malattie potenzialmente molto gravi». Infatti, si legge ancora, «nella vita quotidiana le vaccinazioni ci proteggono evitando di contrarre le malattie prevenibili da vaccino e di ammalarsi».

Dunque, l’obbligo vaccinale nelle scuole risale al 2017, dopo che era stato abrogato nel 1999, e non è vero che le vaccinazioni per bambini e minori non sono sicure.

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