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Non è vero che l’Oms «si oppone a qualsiasi vaccinazione obbligatoria»

Non è vero che l’Oms «si oppone a qualsiasi vaccinazione obbligatoria»

14 settembre 2021
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Il 14 settembre 2021 la redazione di Facta ha ricevuto via WhatsApp la richiesta di verificare un articolo, pubblicato il 17 agosto 2021 dal blog Il Simplicissimus e condiviso su Facebook lo stesso giorno, intitolato “L’Oms si ravvede: no all’obbligo vaccinale”. Nell’articolo si afferma che una portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Fadela Chaib avrebbe dichiarato a una conferenza stampa che «in generale, l’Oms si oppone a qualsiasi vaccinazione obbligatoria». 

Si tratta di una notizia falsa che convoglia un messaggio fuorviante. Vediamo come stanno le cose.

Per cominciare, Fadela Chaib è sì una portavoce dell’Oms ma non esiste alcun riscontro di questa dichiarazione sul sito ufficiale dell’Oms (che contiene i trascritti delle conferenze stampa) né sui media. I vari siti in cui è citata la notizia non ne riportano mai con precisione né l’origine né il contesto, limitandosi a dire che sarebbe stata pronunciata nel corso di una generica conferenza stampa. 

Ci sono però vari documenti dell’Oms che permettono di capire quale sia la posizione ufficiale sul tema delle vaccinazioni obbligatorie. Vediamoli.

In una conferenza stampa del 7 dicembre 2020, in cui era presente Chaib, è stata affrontata la questione in seguito a una domanda di una giornalista di Bloomberg News, che ha chiesto qual è l’opinione dell’Oms sulla vaccinazione obbligatoria per la Covid-19. Hanno però risposto la dottoressa Mariangela Simao, vice-direttrice Oms per l’accesso ai farmaci e prodotti sanitari, la dottoressa Kate O’Brien, direttrice del team su vaccini, immunizzazioni e farmaci biologici dell’Oms, e Michael Ryan, direttore esecutivo del programma di emergenze sanitarie dell’Oms; Chaib si limitava a moderare la discussione. Simao ha risposto che «crediamo sia molto meglio lavorare sulle campagne d’informazione, sul rendere il vaccino accessibile ai gruppi di persone che devono essere vaccinate per prime» ma che «sarà compito dei singoli Paesi decidere». O’Brien ha aggiunto che sarebbe meglio «incoraggiare e facilitare la vaccinazione» senza arrivare all’obbligo, ma ha aggiunto che «ci sono certamente situazioni dove […] si potrebbe decidere che [la vaccinazione] sia un requisito». Ryan infine ha affermato che «ci sono circostanze specifiche in cui i governi possono richiedere un obbligo specifico per le vaccinazioni, ma penso che tutti noi, che lavoriamo nel campo della salute pubblica, preferiremmo evitare questo metodo per far vaccinare le persone», ritenendo che sarebbe meglio lasciar scegliere le persone una volta correttamente informate. In sostanza quindi gli esperti dell’Oms hanno detto che sarebbe fortemente preferibile evitare la vaccinazione obbligatoria, ma non hanno escluso la possibilità.

Il 13 aprile 2021 l’Oms ha rilasciato un documento intitolato “Covid-19 e vaccinazioni obbligatorie: Considerazioni etiche e limiti”. Questo documento dichiara esplicitamente che «non propone una posizione che supporta o respinge le vaccinazioni obbligatorie contro la Covid-19» ma fa presente che, sebbene «non sia raro per i governi obbligare a certe azioni […] per proteggere il benessere della comunità», tali interventi devono essere vagliati con attenzione dal punto di vista etico. Il documento raccomanda in particolare di valutare la necessità della vaccinazione, il profilo di sicurezza ed efficacia dei vaccini, la fiducia del pubblico nelle istituzioni e conclude che i governi «dovrebbero usare argomenti per incoraggiare la vaccinazione volontaria contro la Covid-19 prima di prendere in considerazione la vaccinazione obbligatoria».

Infine, il 13 settembre 2021 – quindi in data successiva all’articolo a noi segnalato– il dottor Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa, ha dichiarato a Copenhagen che «se i ministri decidono di avviare le vaccinazioni obbligatorie, staremo con loro per esprimere il nostro apprezzamento, e indicheremo anche alcuni problemi da affrontare come, per esempio, anticipare che i sistemi sanitari, già al limite, potrebbero essere ulteriormente sovraccaricati». 

In conclusione, non esiste riscontro della frase attribuita alla portavoce dell’Oms Fadela Chaib. È vero che l’Oms ritiene che l’obbligo vaccinale contro la Covid-19 sia un provvedimento da prendere solo quando sono state esaurite le altre opzioni, e da considerare con molta cautela, ma non è vero che «si oppone a qualsiasi vaccinazione obbligatoria» e anzi, dopo la pubblicazione dell’articolo a noi segnalato, un suo alto funzionario ha confermato che l’Oms avallerebbe la decisione da parte dei governi europei, sia pure facendo presente alcune problematiche. 

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