Il Guardian non ha pubblicato un articolo intitolato “Vogliamo SALVINI LIBERO in Italia”
Il 17 settembre 2024 su X è stata pubblicata una presunta prima pagina del Guardian con al centro la foto di Matteo Salvini, leader della Lega e ora ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, accompagnata dal titolo “We wish a Salvini free Italy” che, secondo l’autore del post, si tradurrebbe con “Vogliamo SALVINI LIBERO in Italia”.
Il 14 settembre la procura di Palermo ha chiesto una condanna di 6 anni di carcere per Salvini nel processo Open Arms. Il leader della Lega, che allora era ministro dell’Interno del governo Conte, è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito alla nave dell’ONG spagnola di attraccare a Lampedusa nel 2019. Lo stesso giorno Salvini ha pubblicato sui propri canali social un video in cui ha difeso le sue ragioni contro la procura di Palermo.
La presunta prima pagina del Guardian diffusa su X, però, è falsa.
Per prima cosa, nell’immagine il nome del quotidiano britannico è scritto in maniera sbagliata: “the guardain”, al posto della formula giusta “the Guardian”. E la corretta traduzione del titolo inglese “We wish a Salvini free Italy” non è “Vogliamo SALVINI LIBERO in Italia”, bensì “Vogliamo un’Italia libera da Salvini”.
Poi, il Guardian non ha mai pubblicato una prima pagina del genere, e sul suo sito non è presente alcun articolo intitolato “We wish a Salvini free Italy”.
Guardando bene la presunta prima pagina del quotidiano britannico, in alto a destra si legge una data: 22 gennaio 2018. L’articolo principale del Guardian di quel giorno era dedicato all’abuso di steroidi in Gran Bretagna, mentre la foto in primo piano mostrava una ragazza (e non Matteo Salvini) che urla alla manifestazione Time’s Up a sostegno della parità di diritti.
L’immagine della falsa prima pagina del Guardian, che tra l’altro circola online da agosto 2018, è stata quindi creata ad hoc artificialmente per diffondere disinformazione.
L’immagine era iniziata a circolare sui social quando Matteo Salvini, che era ministro dell’Interno, era stato inserito dalla procura di Agrigento nel registro degli indagati per il caso Diciotti: il 20 agosto 2018 Salvini aveva negato lo sbarco dei naufraghi a bordo della nave della guardia costiera italiana Ubaldo Diciotti, che quattro giorni prima aveva soccorso 190 persone nelle acque internazionali al largo dell’isola di Malta. In quell’occasione il senato italiano aveva bocciato la richiesta del tribunale dei ministri di Catania di poter processare il ministro dell’Interno con l’accusa di sequestro di persona aggravato per il caso Diciotti.