Il 17 agosto 2024 è stato pubblicato su TikTok un video in cui si vede la foto di una presunta prima pagina del quotidiano La Repubblica del 24 aprile 2014. Il titolo e il sottotitolo dell’articolo principale recitano: “Schillaci: vaccini contro il vaiolo delle scimmie [ndr: mpox]. Obbligheremo a vaccinarsi prima la polizia di stato, poi il resto delle forze dell’ordine”. Appare anche la foto in primo piano dell’attuale ministro della Salute Orazio Schillaci.

L’immagine è stata modificata digitalmente e diffonde una notizia falsa.

Consultando l’archivio del Post delle prime pagine dei quotidiani italiani per il giorno 24 aprile 2014, si vede che la prima pagina di La Repubblica di quel giorno era diversa da quella condivisa su TikTok. Il titolo dell’articolo principale, infatti, recitava: “Riforma del Senato fronte anti-Renzi da Forza Italia al Pd”. Inoltre, non appariva alcuna foto dell’attuale ministro della Salute Schillaci. 

Inoltre, è impossibile che nel 2014 potesse essere stata pubblicata un prima pagina simile: infatti, l’emergenza mpox è stata dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per la prima volta nel 2022, e per la seconda volta nel 2024.  Inoltre, nel 2014 la ministra della Salute era Beatrice Lorenzin, per il governo Renzi.

Non risulta inoltre che La Repubblica abbia mai pubblicato una prima pagina del genere, o un articolo intitolato “Schillaci: vaccini contro il vaiolo delle scimmie. Obbligheremo a vaccinarsi prima la polizia di stato, poi il resto delle forze dell’ordine”. 

Precisiamo inoltre che non c’è alcun riscontro di dichiarazioni di questo tipo da parte del ministero della Salute, e che al momento in cui scriviamo non è prevista alcuna campagna vaccinale di massa o alcun obbligo vaccinale in Italia dopo che l’epidemia di mpox (precedentemente denominato “vaiolo delle scimmie”), diffusa nella Repubblica Democratica del Congo e in altri Paesi dell’Africa centrale, è stata dichiarata un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale (PHEIC) dall’OMS il 14 agosto 2024.

Dopo questa decisione, è iniziata a circolare pericolosa disinformazione su questo tema, che abbiamo analizzato in un approfondimento.