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L’abbattimento di maiali nel pavese non è la prova di una «carestia programmata»

L’abbattimento di maiali nel pavese non è la prova di una «carestia programmata»

3 gennaio 2025
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  • A fine dicembre 2024 è circolata la notizia secondo cui sarebbero stati abbattuti 20mila maiali negli allevamenti in provincia di Pavia, e questo proverebbe che è in atto una «carestia programmata».
  • I maiali sono stati effettivamente abbattuti, ma si è trattato di una misura volta a contenere la diffusione della peste suina africana. 
  • La notizia fuorviante si è originata a partire da una puntata del programma d’inchieste Report, nella quale non si è mai fatto riferimento a una carestia programmata ma piuttosto alle modalità illecite di uccisione degli animali. 

Il 27 dicembre 2024 è stato pubblicato un post su TikTok in cui si legge che «in provincia di Pavia, sono stati abbattuti 20.000 maiali utilizzando il gas» e che sarebbe dunque in atto una «carestia programmata». «Per evitare di essere ripresi dai droni», si legge, le operazioni sarebbero state «coperte da teli» e sarebbero avvenute «anche di notte». Il post è accompagnato da una foto in cui si vede quello che sembra essere un allevamento intensivo ripreso dall’alto.

La notizia è presentata fuori dal suo contesto originario. 

La notizia fuorviante è stata originariamente pubblicata il 24 novembre 2024 da un account Telegram che ha condiviso un filmato di un minuto e 18 secondi nel quale, all’inizio, si vede l’allevamento ripreso dall’alto e si sente una voce fuori campo dire: «Anche a Tromello, sempre in provincia di Pavia, abbattono ben 20mila maiali con il gas».

Il video è un montaggio di due diversi estratti della puntata del programma d’inchiesta Report, andata in onda su Rai3 il 17 novembre 2024 (dal minuto 00:07:52 al minuto 00:08:25, e dal minuto 00:15:01 al minuto 00:15:44). Nella puntata, la giornalista Giulia Innocenzi, specializzata in inchieste sugli allevamenti di animali, si occupava del problema legato alla peste suina africana e alla sua diffusione negli allevamenti del Nord Italia, che ha portato all’abbattimento di 120mila capi di bestiame tra luglio e settembre 2024. Solo a Tromello, in provincia di Pavia, riportava MilanoToday l’11 agosto 2024, erano stati uccisi 20mila maiali. Il problema, afferma Report, è stato il mancato rispetto delle norme di biosicurezza negli allevamenti, che portano alla diffusione del virus e al passaggio del virus da un allevamento all’altro.

Come spiega la giornalista nella puntata integrale – e come si legge nello script del servizio disponibile sul sito della Rai – le aziende che procedono all’abbattimento dei maiali negli allevamenti a seguito della diffusione della peste suina vengono risarcite con contributi pubblici. Inoltre, viene mostrata la metodologia con cui questi maiali vengono uccisi, che non comprende solo con il gas anestetizzante ma anche il metodo dell’elettrocuzione, finito al centro di un’interrogazione parlamentare ad agosto 2024 per essere stato applicato senza rispettare l’animale ed evitare di provocargli sofferenza, come invece stabilito dalla normativa. 

Per riprendere l’abbattimento dei suini è stato utilizzato un drone, e nel primo dei due estratti la giornalista Giulia Innocenzi dice che «sembra che per evitare di essere ripresi dal drone (gli allevamenti, ndr) abbiano coperto le operazioni con un telo». Anche nel secondo estratto del filmato, girato di notte, la giornalista afferma che «nel momento in cui gli operai si accorgono del drone, spengono la luce per non permettere che vengano ripresi gli abbattimenti, che sono già coperti da un telone».

Tuttavia, in nessun punto del servizio giornalistico viene menzionata la messa in atto di una «carestia programmata». In Italia a giugno 2024 si contava una popolazione di quasi 8 milioni di suini (dei quali il 48 per cento in Lombardia) a fronte dei 120mila abbattuti tra luglio e settembre 2024.

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