Il 24 luglio 2023 la redazione di Facta.news ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare un post pubblicato su Facebook il 16 luglio 2023. Il contenuto social contiene l’immagine di alcune confezioni di aglio, accompagnata dalla frase: «Allerta aglio, arriva quasi tutto dalla Cina ed è pieno di candeggina». Lo stesso contenuto è stato pubblicato anche su TikTok.
Si tratta di una notizia infondata, che veicola una notizia falsa.
Innanzitutto, l’aglio venduto sul mercato italiano è principalmente prodotto nelle regioni del nord e del sud Italia ed è sottoposto a rigorosi controlli di qualità.
Per quanto riguarda il contenuto oggetto della nostra analisi, un’informazione simile era stata diffusa su Facebook già nel 2015. In quell’occasione a essere messa in dubbio era stata la sicurezza alimentare dell’aglio cinese importato negli Stati Uniti d’America, considerato pieno di candeggina. In realtà, come verificato all’epoca dal sito di fact-checking statunitense Snopes, si trattava di una notizia falsa, dal momento che anche negli Stati Uniti d’America l’aglio è sottoposto a stringenti controlli di qualità.
A ottobre del 2018 Mario Borghezio, ex europarlamentare della Lega Nord (poi divenuto “Lega per Salvini premier”), ha sottoposto un’interrogazione al parlamento europeo per avere chiarimenti proprio sulla questione «aglio cinese alla candeggina». Nella risposta scritta a nome della Commissione europea, Vytenis Andriukaitis, allora commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori, aveva precisato che negli anni sono stati emanati diversi regolamenti europei che forniscono i principali strumenti volti a garantire la sicurezza alimentare per i consumatori nell’Unione europea.
Inoltre, sempre nella risposta si legge che dati recenti «non confermano l’esistenza di ripetuti rischi connessi con la presenza di residui di antiparassitari o altri contaminanti nell’aglio proveniente dalla Cina». Dunque, «in assenza di prove adeguate, l’adozione di misure di sicurezza alimentare restrittive riguardanti in modo specifico l’aglio proveniente dalla Cina non sarebbe pertanto giustificata», concludeva la risposta.
Dal 1979 l’Unione europea si è dotata infatti del Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (Rasff), un meccanismo creato per consentire uno scambio rapido di informazioni tra i Paesi membri riguardo prodotti alimentari pericolosi. Non vi sono notizie che sia stata riscontrata la presenza di candeggina nell’aglio importato dalla Cina, a differenza di quanto affermato nel post oggetto della nostra analisi.
Su Facta.news ci siamo già occupati di diversi casi di disinformazione che riguardano la sicurezza di bevande e alimenti.