Il 29 novembre 2024 è stato condiviso su X il video del nuovo spot natalizio di Apple in cui un padre di famiglia, dopo aver indossato le nuove cuffie dell’azienda di elettronica statunitense, riesce a sentire la figlia che suona la chitarra che ha appena ricevuto come regalo di Natale. L’autrice del post ha commentato dicendo che, dopo l’elezione di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti, Apple ha rimesso al centro delle proprie pubblicità «la famiglia tradizionale, bianca».
Il post diffonde un contenuto fuorviante, e si rifà alla teoria infondata secondo cui gli uomini bianchi, e più in generale la «famiglia bianca tradizionale», starebbero “scomparendo” dalle rappresentazioni mediatiche per colpa dell’«ideologia woke». Questo termine indica quella che i conservatori ritengono sia una tendenza negativa dei progressisti ad avere un atteggiamento censorio in merito a parole e idee che vanno contro alcune sensibilità, ad esempio sulle questioni delle minoranze e dei diritti civili.
Non è vero che negli spot di Apple «è tornata la famiglia bianca tradizionale» (composta da padre, madre, e figli), come suggerisce il tweet in analisi, dal momento che questa non è mai scomparsa dalle pubblicità dell’azienda di elettronica statunitense.
Ad esempio un mese fa, a fine ottobre, Apple ha lanciato uno spot con protagonista una famiglia composta da madre, padre, e due figlie, tutti bianchi. Il mese prima, a settembre, per lo spot di promozione di una funzione dello smartphone di Apple, l’azienda ha scelto un uomo e una donna bianchi per interpretare il ruolo di genitori di due bambini. Stesso discorso per uno spot di 10 mesi fa (gennaio 2024), dove compare un uomo bianco, che gioca con gli occhiali Apple vision pro, a casa con la figlia e la moglie (sullo sfondo). Anche lo spot natalizio del 2021, intitolato “Saving Simon”, aveva al centro una cosiddetta «famiglia bianca tradizionale».
Precisiamo inoltre che in altri recenti spot di Apple compaiono donne, uomini, e/o bambini bianchi.