Il 19 aprile 2025 è stata condivisa su X una clip di 9 secondi contenente una dichiarazione del primo ministro britannico Keir Starmer che, stando all’autore del post, avrebbe «proclamato con orgoglio che oltre 400 cittadini britannici sono stati arrestati per aver pubblicato sui social media post critici nei confronti dei migranti islamici».
Si tratta di una notizia presentata in maniera fuorviante.
Il post in analisi è la traduzione letterale di un contenuto pubblicato su X lo stesso giorno da @amuse, account noto per diffondere propaganda di destra e disinformazione in inglese su svariati argomenti, in particolare false accuse contro esponenti del Partito Democratico statunitense. Su Facta ci siamo già occupati di un caso simile di disinformazione diffuso da @amuse.
La clip con Keir Starmer riportata nel post proviene da una dichiarazione della durata di 50 secondi del 6 agosto 2024 diffusa dai canali social ufficiali del primo ministro e ripresa da diversi media, riguardante le azioni intraprese dalle autorità di polizia in risposta ai violenti disordini nati nel corso delle manifestazioni anti-immigrati. Queste erano state animate dall’estrema destra e alimentate dalla disinformazione xenofoba, in seguito all’accoltellamento mortale di tre bambine avvenuto a Southport a fine luglio per mano di un 17enne nato a Cardiff (nel Galles) da genitori ruandesi.
Come si può ascoltare nella versione integrale del messaggio, il premier britannico in quell’occasione aveva affermato che «oltre 400 persone» erano state arrestate, 100 incriminate, «alcune in relazione ad attività online, e molte di loro sono già in tribunale. Ora mi aspetto una sentenza entro la fine di questa settimana». Starmer aveva concluso dicendo che questo fatto avrebbe dovuto inviare un messaggio molto forte a chiunque fosse stato coinvolto, direttamente o online, nei disordini violenti: «è probabile che verrete processati entro una settimana».
Il premier britannico si stava quindi riferendo a chi avesse commesso reati online in relazione agli scontri violenti nati dopo il fatto di cronaca nera a Southport. In quei giorni, la stessa polizia del Regno Unito aveva comunicato di essere costantemente al lavoro per «incriminare i rivoltosi e coloro che diffondono odio online» fomentando la violenza, sia in Rete che nel mondo reale. Ad esempio, il 9 agosto 2024 un uomo era stato condannato a mesi di carcere dopo aver ammesso di aver pubblicato post su Facebook che «intendevano fomentare l’odio razziale» durante le rivolte di inizio agosto, incoraggiando le persone ad attaccare un hotel che ospitava richiedenti asilo e rifugiati.
Questo contenuto è parte di una tesi cospirativa più ampia e priva di fondamento alimentata da un network di estrema destra, secondo cui “l’uomo bianco” sarebbe vittima di un complotto giudiziario nel Regno Unito.
- Sui social circola un’intervista del premier britannico Keir Starmer che avrebbe dichiarato che «400 cittadini britannici sono stati arrestati per aver pubblicato sui social media post critici nei confronti dei migranti islamici».
- L’intervista, di agosto 2024, è stata male interpretata.
- Starmer aveva detto che erano state arrestate alcune persone che avevano commesso reati online in relazione agli scontri violenti di agosto in diverse città del Regno Unito.
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