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Ashli Babbitt è deceduta, la sua morte non è stata una «false flag»

Ashli Babbitt è deceduta, la sua morte non è stata una «false flag»

8 gennaio 2021
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L’8 gennaio 2021 su Facebook è stato pubblicato un post contenente una foto si Ashli Babbitt, la veterana sostenitrice di Donald Trump deceduta durante l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio. La foto è accompagnata da un testo in inglese che descrive la donna come «Viva e vegeta» e la sparatoria che l’ha vista coinvolta come una «false flag», il nome con cui vengono definite le operazioni in cui un infiltrato finge di attaccare l’organizzazione per cui lavora.

Il post è corredato da un commento, scritto dall’autore del post, in cui si legge: «ASHLI BABBIT È VIVA STA BENE È UN FALSE FLAG. Ottima notizia!! Non sarà la prima, ne l’ultima FALSE FLAG che incontreremo. Il terreno è minato!! MANTENIAMO LA LINEA! LA FORZA DELLE PERSONE SI RIVELA ORA».

Si tratta di una notizia falsa.

Come hanno verificato i colleghi di Newsweek, la teoria che vorrebbe Ashli Babbitt ancora in vita è stata diffusa dalla sostenitrice di QAnon e avvocatessa Lin Wood, che su Parler (social network privo di moderazione molto amato dai sostenitori di Trump) ha scritto: «Ashli NON è morta… non puoi morire per una ferita da arma da fuoco se la pistola non era puntata contro di te quando» e ancora «Dunque sei stato ingannato, ma niente paura, il Deep State lo fa da anni».

Contrariamente a quanto riportato da Wood e nel post oggetto della nostra verifica, Ashli Babbitt ha realmente perso la vita, colpita da un agente di polizia durante l’assalto al Campidoglio (il momento dello sparo è contenuto in questo video: sono immagini particolarmente cruente e ne sconsigliamo la visione a persone facilmente impressionabili). Com’è possibile notare dal video, la pistola dell’agente era puntata in direzione di Babbitt e attualmente il protagonista della sparatoria è in stato di congedo operativo, come prescrive il protocollo in questi casi.

Secondo la ricostruzione di Newsweek, Babbitt era una veterana delle forze armate e convinta sostenitrice di Trump. A testimoniarlo è anche il suo account Twitter, contenente numerose condivisioni dei tweet di Trump e di messaggi pubblicati dalla galassia di QAnon.

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