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Bill Gates non ha lanciato «il latte materno artificiale» mentre questo scarseggia negli Stati Uniti

Bill Gates non ha lanciato «il latte materno artificiale» mentre questo scarseggia negli Stati Uniti

23 maggio 2022
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Il 13 maggio 2022 su Facebook è stato pubblicato un post in cui si legge: «Bill Gates è fantastico. Lancia il latte materno artificiale proprio mentre la carenza di formule colpisce l’America;  è il più grande investitore in vaccini e c’è una pandemia;  è il più grande proprietario di terra in America e c’è una crisi alimentare. È come se fosse chiaroveggente». 

Si tratta di una notizia falsa.

Innanzitutto, è vero che gli Stati Uniti stanno sperimentando una grave carenza di latte in polvere, prodotto comunemente utilizzato per l’alimentazione dei neonati come alternativa al latte materno. La scarsità della cosiddetta “baby formula” è stata innescata dall’intempestiva combinazione di una crisi dei commerci avvertita in tutto il mondo e della chiusura di un importante stabilimento della multinazionale Abbott, tra i principali produttori americani di latte in polvere, a causa di un’indagine della Food and Drug Administration (Fda, l’agenzia governativa statunitense per la sicurezza di cibo e farmaci).

Bill Gates non ha comunque lanciato «il latte materno artificiale» in concomitanza con la crisi. Il post fa riferimento a Breakthrough Energy, un fondo di investimento fondato nel 2015 da Bill Gates e che nel 2020 ha investito 3,5 milioni di dollari in Biomilq, una start-up che sta sviluppando latte materno coltivato in laboratorio.

Il prodotto di Biomilq non è tuttavia pronto alla commercializzazione. A confermarlo è stata la co-fondatrice dell’azienda Leila Strickland, che raggiunta dalla Cnn ha fatto sapere che il prodotto artificiale potrà essere immesso sul mercato solo tra tre o cinque anni.

Photo Credits: Dan Farber via Flickr

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