Coca Cola non sta regalando «smartwatch e dispositivi mobili» per il suo «90° anniversario»
Il 10 giugno 2021 la redazione di Facta ha ricevuto una segnalazione via WhatsApp che chiedeva di verificare l’autenticità di un concorso a premi che circola sulla popolare app di messaggistica istantanea. Il presunto concorso è ospitato da un sito internet raggiungibile all’indirizzo www.br5201314.xyz (consigliamo ai nostri utenti di non cliccare sul link), che contiene al suo interno il logo della bevanda analcolica americana Coca Cola e un testo che recita: «Celebrazione del 90° anniversario. Tanti regali squisiti, oltre a più di 1000 unità di smartwatch e dispositivi mobili. Tutto quello che devi fare è aprire la confezione regalo corretta. Hai 3 tentativi, buona fortuna!».
Accettando le condizioni poste dal sito, sarà possibile accedere a un gioco composto da 12 scatole chiuse, tra le quali l’utente dovrà scegliere quella contenente il presunto premio. Questo gioco è in realtà studiato per far vincere l’utente sempre al terzo tentativo e far sì che questi proceda con la riscossione del premio, che consisterebbe in uno smartphone Samsung Galaxy S21. Per riscuotere il premio, tuttavia, sarà necessario condividere il link del concorso «con 5 gruppi o 20 amici su Whatsapp».
Si tratta di una notizia falsa, che veicola un contenuto fraudolento.
Innanzitutto, la ricetta originale della Coca Cola fu inventata nel 1886 dal farmacista americano John Pemberton (inizialmente come rimedio per il mal di testa e per la stanchezza). L’azienda Coca Cola Company è stata fondata ad Atlanta nel 1892, mentre il primo stabilimento italiano risale al 1919. Com’è chiaro, dunque, nel 2021 non si festeggia il 90° anniversario di Coca Cola (che ha invece celebrato il 130° anniversario nel 2016).
La notizia di un concorso a premi con in palio «smartwatch e dispositivi mobili» non compare nell’apposita sezione del sito di Coca Cola e non è dunque da considerarsi ufficiale. Il sito web www.br5201314.xyz è stato creato l’8 giugno 2021 con il probabile fine di truffare i malcapitati utenti e si diffonde attraverso il meccanismo della catena di Sant’Antonio, alimentato dalla falsa speranza di ottenere i premi promessi.
Potrebbero interessarti
“Lucio Battisti era fascista”, storia di un falso mito